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Genova blindata per raduno ultradestra. E in 1.000 in piazza a dire ‘no’/FOTO

GENOVA - E' un quartiere di Sturla totalmente blindato,

Pubblicato:11-02-2017 10:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:53

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GENOVA – E’ un quartiere di Sturla totalmente blindato, quello che si appresta ad ospitare, alle 15.30 nella sede genovese di Forza nuova, in via Orlando, il convegno delle ultradestre nazionaliste europee “For a Europe of Fatherlands”, a cui è atteso circa un centinaio di militanti. Si stimano, invece, in oltre 300 gli uomini schierati dalle forze dell’ordine, traffico totalmente off limits, bus deviati, transenne a identificare una sorta “zona rossa” che a Genova evoca altre calde giornate dell’estate 2001, e magistrati di turno raddoppiati.

Timori di scontri non tanto con la contromanifestazione organizzata ad Anpi e Fiom -attese almeno 1.000 persone, ma potrebbero essere anche molte di più, a partire dalle 12 in piazza Ragazzi del ’99, e a cui hanno aderito molteplici rappresentati della politica (ci sarà anche il sindaco di Genova, Marco Doria), dell’associazionismo e della società civile- quanto piuttosto con eventuali blitz degli antagonisti, che difficilmente si muoveranno all’unisono con il corteo principale. Sturla non è nuova a situazioni simili: quanto andrà in scena questo pomeriggio, è già stato vissuto nel quartiere levantino, forse in maniera più contenuta, circa un anno e mezzo fa, proprio per l’inaugurazione della nuova sede della federazione genovese di Forza nuova.


ULTRADESTRA, IN MILLE ALLA CONTROMANIFESTAZIONE

Sono quasi un migliaio i genovesi che si stanno muovendo in corteo da piazza Ragazzi del ’99 alla “zona rossa” di via Caprera, nel quartiere di Sturla, per manifestare contro il convegno dell’ultradestra nazionalista europea. In piazza il vicesindaco, Stefano Bernini, con la fascia tricolore, e il primo cittadino di Sestri levante, Valentina Ghio. Atteso anche il sindaco di Genova, Marco Doria. Tra i manifestanti i parlamentari genovesi Luca Pastorino, Stefano Quaranta, Mario Tullo e Lorenzo Basso. Tante le bandiere che sventolano, dall’Anpi alla Fiom alla Culmv, da Rifondazione Comunista al Pd, presente anche con il segretario provinciale Alessandro Terrile.

Bruno Manganaro

“Credo che Genova antifascista abbia risposto positivamente- afferma il segretario provinciale della Fiom, Bruno Manganaro- intanto fascisti e nazisti si devono riunire in un sottoscala e questa è una prima risposta: Genova ha respinto questa provocazione, negando gli spazi. Questo è già un grande risultato”. Per il sindacalista, “Genova sa che purtroppo il fascismo non è morto e bisogna organizzarsi, difendersi per scendere in piazza e tenere viva questa attenzione”. Massimo Bisca, presidente provinciale dell’Anpi, sottolinea lo “sdegno rispetto alle presenze che arriveranno a Genova- afferma- persone condannate nei loro paesi per avere esaltato le SS, partecipato a pestaggi, aver negato l’Olocausto, essere stati xenofobi, razzisti. Idee che sono l’esatto contrario di valori per cui tanti uomini e donne genovesi hanno combattuto e dato la vita”.

di Simone D’Ambrosio, giornalista

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