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Collegio revisori su bilancio partiti 2014: Psd e Su i più virtuosi

SAN MARINO - Il Partito dei

Pubblicato:11-02-2016 17:12
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:57

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Palazzo Pubblico San Marino

SAN MARINO – Il Partito dei socialisti e democratici risulta al primo posto nella classifica delle forze politiche sammarinesi con i “conti a posto” ed un utile superiore ai 25.000 euro, seguito da Sinistra unita e poi dall’alleato Pdcs. All’ultimo posto invece Alleanza popolare che è l’unico partito a registrare una perdita. E’ stata diffusa oggi alla stampa, come previsto dalla legge, la relazione conclusiva del Collegio dei sindaci revisori, riferita ai bilanci dei Partiti e dei Movimenti politici per l’esercizio finanziario 2014. Così, se via Rovellino è il partito più virtuoso nelle spese, Sinistra unita non è molto da meno, totalizzando un attivo di 23.847 euro, seguito subito dai 21.390 euro risparmiati dal Partito democratico cristiano sammarinese. Al quarto posto con 12.000 euro di attivo si colloca Rete, seguita dal consigliere indipendente Denise Bronzetti, con 10.619 euro di utile, e l’altro consigliere indipendente, Luca Lazzari, con “un più” di 9.103 euro. Civico 10 registra un attivo di 8.030 euro, mentre i meno parsimoniosi sono Noi sammarinesi con un utile di 3.460 euro, il Partito socialista con 1.771 euro e Upr con 1.355 euro di utile. Fanalino di coda è Alleanza popolare il cui bilancio segna una perdita di 11.859 euro.

Nelle conclusioni dei sindaci revisori si segnala che “durante le verifiche svolte si sono riscontrate anche violazioni di legge sull’obbligo non rispettato della tenuta della contabilità e dei contributi volontari”. Ma il collegio ritiene comunque che “quasi tutti i bilanci e i rendiconti, sulla scorta della documentazione prodotta, rappresentino in modo chiaro e veritiero la situazione patrimoniale“. Infine, il collegio ritiene opportuno suggerire “un aggiornamento del quadro normativo che regola il finanziamento delle organizzazioni politiche”. Serve infatti “sempre più chiarezza e prescrizioni più puntuali– prosegue- nel caso in cui le stesse organizzazioni non ottemperino agli obblighi previsti dalla legge”.


Di Cristina Rossi, giornalista professionista

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