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Scuola, Azzolina: “Capisco gli studenti, noi abbiamo fatto il possibile per riaprirla”

La ministra ha detto anche che la didattica a distanza ha funzionato in emergenza, ma che, a lungo andare, sta portando ad un aumento della dispersione scolastica

Pubblicato:11-01-2021 09:13
Ultimo aggiornamento:11-01-2021 17:35

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ROMA – “Da parte mia non vuole esserci nessuna polemica con nessun presidente di Regione. Ma restano i fatti. Il 23 di dicembre abbiamo stipulato un’intesa con tutte le Regioni, che ci hanno garantito un rientro degli studenti delle scuole superiori al 50%. È partito un lavoro enorme, abbiamo scaglionato gli orari, sono stati messi molti più bus. Credo che ci siano regioni che hanno lavorato molto bene, come la Toscana. Io ho fatto tutto quello che potevo fare, insieme al governo. Adesso sono le Regioni che hanno la possibilità di riaprirle o meno. Ora chiedo ai presidenti di Regione di trattare la scuola come le altre attività produttive, perché i costi della chiusura sono lo stesso altissimi”. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è intervenuta così questa mattina su Radio1, nel corso della trasmissione ‘Tutti in classe’ condotta da Paola Guarnieri.

Oggi le scuole superiori avrebbero dovuto ripartire in presenza, ma solo tre Regioni faranno rientrare i propri studenti in classe. Per questo, nel corso della mattinata, sono previsti sit in e manifestazioni di protesta in tutta Italia.

“È difficile che gli studenti possano comprendere tutto questo, li capisco- ha commentato la ministra- La scuola è un servizio pubblico essenziale. Alla loro età se mi avessero tolto la scuola sarei stata anche io arrabbiata. Ma ho il dovere di dire loro che il governo ha fatto tutto quello che poteva”. Azzolina ha poi aggiunto che la didattica a distanza ha funzionato in emergenza, ma che, a lungo andare, sta portando ad un aumento della dispersione scolastica. “Gli studenti hanno bisogno di sfogare la loro socialità, allora tanto vale che lo facciano in un ambiente come la classe- ha aggiunto- Il rischio zero non esiste in nessun ambito, ma tutti hanno riconosciuto ormai che all’interno delle scuole il rischio è molto basso. La scuola si è organizzata molto bene questa estate, e ora si è lavorato molto anche per contenere il rischio fuori dalla scuola“.


MATURITÀ, A BREVE PRENDEREMO UNA DECISIONE

“Abbiamo chiesto agli studenti di farci delle proposte come l’anno scorso. Prenderemo a breve una decisione. I ragazzi hanno bisogno, almeno sulla maturità, di avere certezze. E il ministero gliele deve dare”.

CONCORSO STRAORDINARIO RIPRENDERÀ APPENA POSSIBILE

“Il concorso straordinario riprenderà. Il 75% circa delle prove è già stato svolto e il ministero dell’Istruzione ha predisposto i sistemi informatici per iniziare a correggere le prove al più presto. Appena la situazione lo consentirà, riprenderemo, mancano solo quattro giorni di prove. Poi partirà il concorso ordinario”, conclude la ministra.

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