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La ministra Bellanova presenta il piano di contrasto al caporalato

"Presenteremo, insieme alle ministre dell'Interno Lamorgese e del Lavoro Catalfo, una piattaforma dove l'imprenditore potra' andare e trovare le persone di cui ha bisogno"

Pubblicato:11-01-2020 15:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:50
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ROMA – Una piattaforma dove gli imprenditori possano trovare i lavoratori di cui hanno bisogno, un progetto per agevolare i trasporti, un piano alloggi per i braccianti. Sono questi i punti su cui il governo e’ al lavoro per contrastare il caporalato. Ne parla la ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova nella prima puntata di Green Zone, il nuovo programma di Rai radio 1 su agricoltura e ambiente.

“A gennaio – ha detto Bellanova – presenteremo, insieme alle ministre dell’Interno Lamorgese e del Lavoro Catalfo, una piattaforma dove l’imprenditore potra’ andare e trovare le persone di cui ha bisogno, con le qualifiche necessarie, nel momento in cui ne ha bisogno. Dobbiamo sottrarre al caporale lo strumento fondamentale che lo fa vivere come un fornitore di servizi indispensabili. Il primo problema e’ l’incrocio tra domanda e offerta. Oggi il pubblico e il privato convenzionato non sono in grado di servire questo servizio. Il caporale e’ piu’ efficiente”.

Bellanova ha poi spiegato gli altri livelli di intervento: “il trasporto, perche’ un mezzo fondamentale che ha il caporale e’ quello di condurre i braccianti direttamente sul posto di lavoro, quindi noi invitiamo le Regioni a lavorare insieme ai ministeri per dotarsi di piani di trasporto utili a garantire la liberta’ dell’impresa. C’e’ anche un piano alloggi; io ricevo ogni giorno telefonate di imprese che chiedono un flusso regolato di manodopera dall’estero per fare la raccolta dei prodotti. Dobbiamo passare dalla fase in cui li utilizziamo come lavoratori a quella in cui li consideriamo e li rispettiamo come cittadini”.


“L’operazione anticaporalato appena compiuta a Gioia Tauro- ha aggiunto la ministra- ha avuto grandissimo valore e grande intelligenza investigativa. Ma ricordo che questi interventi si possono fare anche perche’ ci siamo appena dotati – nel 2016 – di una legge che e’ la migliore in Europa per il contrasto al caporalato e alla riduzione in schiavitu'”.

“Le operazioni- ha concluso- dimostrano che la parte repressiva della legge funziona ora stiamo per attuare la seconda parte, quella della prevenzione”.

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