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M5s, Grillo: “Affronte si dimetta o multa da 250.000 euro”. E su Fb piovono insulti: “Traditore”

Grillo invita l'euro deputato Marco Affronte a dimettersi in base al Codice di comportamento dei deputati

Pubblicato:11-01-2017 14:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:47

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ROMA – “Affronte ha deciso di lasciare il MoVimento 5 Stelle e passare ai Verdi. Gravi inadempienze al rispetto del codice di comportamento prevedono la richiesta di pagamento della sanzione di 250.000 euro prevista dal Codice comportamento per i candidati del MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee e per gli eletti al Parlamento europeo che lui e tutti gli europarlamentari eletti del MoVimento 5 Stelle hanno firmato”.

Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un post dal titolo ‘I 250.000 euro di multa di Affronte ai terremotati‘. “Affronte- aggiunge- dovrebbe dimettersi immediatamente dal Parlamento europeo e lasciare spazio a un eletto del MoVimento 5 Stelle. Se questo non avverrà, con i soldi della sanzione di Affronte, che gli sarà notificata non appena saranno svolte le procedure burocratiche, aiuteremo i terremotati delle Marche e dell’Umbria”.


AFFRONTE: CONTRATTO M5S CON MULTA? PEZZO CARTA, ANTICOSTITUZIONALE

Il “contratto” fatto firmare da M5S agli eurodeputati che li sottopone a una multa da 250mila euro per gli eletti che dovessero violare il codice di comportamento grillino loro imposto è “anticostituzionale” e solo “un pezzo di carta“. Lo dice l’europarlamentare Marco Affronte, gia’ M5S e oggi confluito nel Gruppo del Parlamento Europeo ‘Verdi – Alleanza Libera Europea’, decisione maturato dopo il caso Grillo-Farage-Alde-Efdd. Al cronista di SkyTg24 che gli chiede cosa farà nel caso dovesse scattare la multa grillina, Affronte risponde: “Dubito arriveranno alla mossa che definirei vergognosa di ricorrere a questi mezzi” ma “se lo faranno ci tuteleremo dal punto di vista legale“.

L’eurodeputato riminese, più volte critico in passato con la linea dettata da Grillo e Casaleggio, oggi ha annunciato la decisione di lasciare definitivamente l’M5s. A Bruxelles passa come indipendente nelle file del gruppo dei Verdi europei, che sale così a 51 parlamentari provenienti da 18 Paesi diversi. Affronte, si legge in una nota dello stesso eurodeputato, resterà membro delle commissioni Pesca e Ambiente. Negli ultimi giorni, Affronte aveva criticato la votazione online lanciata da Grillo sul blog per decidere il cambio di gruppo al Parlamento europeo. Il riminese aveva accusato i vertici del movimento di aver “lasciato all’oscuro” gli eurodeputati.

E SU FACEBOOK PIOVONO INSULTI: “TRADITORE DIMETTITI”

I 5 stelle non perdonano. In mattinata l’eurodeputato Affronte ha annunciato la sua uscita dall’M5s, per approdare al gruppo dei Verdi europei. E in meno di due ore, come forse era prevedibile, la sua bacheca su Facebook si è riempita di messaggi di rabbia (e insulti) da parte di elettori e simpatizzanti del movimento. La maggioranza chiede ad Affronte di dimettersi “per coerenza”, lasciando anche il seggio a Bruxelles e tornando “a fare il tuo lavoro”, perchè “hai tradito chi ti ha votato“. Tra i tanti che lo invocano, anche il responsabile dell’ufficio stampa del gruppo M5s in Senato, Matteo Incerti.

“Se una persona legittimamente cambia idea, dovrebbe dimettersi dalla carica e lasciare al primo dei non eletti- sostiene- anche perchè ti eri impegnato pubblicamente in questo”. Non mancano poi i riferimenti al “vincolo di mandato” e alla penale che l’eletto M5s dovrebbe pagare nel momento in cui lascia il movimento (ma che Affronte ha già annunciato di non voler pagare). Tra tanti “vergogna” e accuse di essere “un quaquaraqua” e una “meretrice senza dignità“, compaiono anche diversi attestati di stima per l’eurodeputato, di chi condivide la sua scelta di abbandonare l’M5s anche in seguito alla polemica sulla collocazione dei 5 stelle nel Parlamento Ue. Ma sono la netta minoranza. Qualcuno ricorda ad esempio la presa di posizione di Affronte dei giorni scorsi, contro l’ingresso in Alde e a favore della permanenza nel gruppo degli euroscettici. E c’è anche chi fa notare che “i Verdi europei non hanno voluto il M5s” nello stesso gruppo all’inizio della legislatura, mentre adesso aprono le porte al dissidente.

di Andrea Sangermano, giornalista professionista

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