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All’aeroporto Capodichino arriva il primo “capsule hotel”/FOTO e VIDEO

La reception attiva 24 ore con personale multilingua: ci sono 42 cabine monoletto e 16 bagni singoli

Pubblicato:11-01-2017 15:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:47

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NAPOLI – Comfort e design, cura dei dettagli e dell’accoglienza in soli 4 metri quadrati: si chiama BenBo ed è il primo capsule hotel d’Italia. Nasce a Napoli, nella Palazzina Pegaso dell’Aeroporto internazionale di Napoli Capodichino, e conta già un boom di prenotazioni. Bed&Boarding è un vero e proprio albergo composto da 16 bagni singoli, una reception attiva 24 ore con personale multilingua, un giardino d’inverno con zona lounge per i fumatori e 42 cabine/room monoletto che hanno la forma di abitazioni colorate con un tetto spiovente, porte e finestre. Ogni capsula ha pareti insonorizzate, porte automatizzate, finestre oscurate, un letto, un tavolo da lavoro, specchio, appendiabiti e portascarpe oltre a una tv multimediale, un’illuminazione d’atmosfera e docking station per i dispositivi mobili. Per dormire in una capsula, occorrerà sborsare di giorno 8 euro per la prima ora e 7 dalla seconda in poi; 25 euro per tutte le ore notturne. Il cliente potrà prenotare la propria stanza anche prima dell’arrivo in aeroporto attraverso il sito internet o l’app per smartphone di BenBo.

Nella struttura, c’è poi un ampio spazio eventi che ospiterà show cooking e presentazioni di libri oltre a mostre d’arte e laboratori creativi. Il progetto nasce dal recupero e dalla rifunzionalizzazione della palazzina ex ATI nella zona land side dell’aeroporto ed è realizzato da un pool di imprenditori campani. Il finanziamento dei privati ammonta a circa 1 milione di euro mentre Gesac spa, la società che gestisce lo scalo napoletano, ha impiegato altri 400mila euro di investimenti infrastrutturali. “Ci aspettiamo che in BenBo soggiorni chiunque- ha spiegato Carlotta Tartarone, project manager di Studiotre, società partenopea che ha progettato e brevettato Bed&Boarding- e non pensiamo a una sola categoria di viaggiatori. Ci siamo ispirati agli ostelli, in particolare al modello giapponese, ma ospiteremo non solo i giovani, anche tante famiglie”. La società è in contatto con altri aeroporti d’Italia, Roma Fiumicino, Bergamo e Palermo “e speriamo – conclude Tartarone – di aprire presto un capsule hotel anche lì”.


di Nadia Cozzolino, giornalista

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