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Clima, assicuratori avvertono: “Con aumento superiore a 1,5 gradi danni si moltiplicano”

Le aziende sono preoccupate. E agli esperti di Allianz spetta il compito di trovare soluzioni e lavorare sulla prevenzione

Pubblicato:11-01-2017 12:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:47

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ROMA – Anche le catastrofi naturali (4° posto a livello mondiale) e i cambiamenti climatici o la crescente variabilità del meteo (rispettivamente il 24% e il 6% delle risposte), si trovano tra i primi rischi percepiti dalle aziende, soprattutto in Italia (3° posto con il 25% delle risposte) e in Asia dove si sono verificati molti terremoti (Italia centrale e zona di Kumamoto). Sono questi i risultati dell’Allianz risk barometer, il sondaggio annuale realizzato da Allianz global corporate & specialty (Agcs) che analizza i rischi aziendali a livello mondiale, ma anche per area, Paese, settore e dimensione di attività. Le catastrofi naturali sono la preoccupazione principale in Giappone e ad Hong Kong, come anche a livello mondiale tra le aziende di ingegneria/costruzioni e servizi/energia.

“Le catastrofi naturali e il cambiamento climatico preoccupano i nostri clienti e le società in generale”, conferma Axel Theis, membro del consiglio amministrativo di Allianz Se. “Riteniamo che il riscaldamento climatico superiore a 1,5 gradi Celsius possa intensificare in modo significativo i danni climatici come, ad esempio, le ondate di calore e l’innalzamento del livello del mare- avverte Theis-. Come assicuratori, è nostro compito sviluppare soluzioni per queste eventualità e creare una prevenzione e protezione per i nostri clienti e partner pubblici, avvalendosi anche della loro collaborazione”. I terremoti verificatisi nel centro Italia nel corso del 2016 “hanno sicuramente aumentato la percezione del rischio, nonché riacceso le discussioni su come migliorare la prevenzione e finanziare meglio i rischi in modo da dipendere meno dagli aiuti del Governo, che sono sempre più difficili da ottenere in questo periodo di limitazioni di bilancio”, aggiunge Nicola Mancino, Ceo di Agcs Italia.

di Roberto Antonini, giornalista professionista


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