NEWS:

Con un prezioso testamento musicale, ‘Blackstar”, il Duca bianco lascia questa terra

Comunque la si pensi, qualsiasi tipo di musica si ascolti, oggi non può che essere una giornata di

Pubblicato:11-01-2016 13:57
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:46

David Bowie
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Comunque la si pensi, qualsiasi tipo di musica si ascolti, oggi non può che essere una giornata di vero lutto. Perché non sono molti gli artisti che sono riusciti ad attraversare 50 anni senza annoiare, rinnovandosi, proponendo musica di qualità assoluta e di ineguagliabile raffinatezza, suonando quasi tutti gli strumenti e accomiatandosi, consapevolmente, a pochi giorni dalla morte per malattia, con un album che è già destinato a divenire leggenda. Anche grazie a un primo singolo, intitolato “Lazarus”, nel quale annuncia “I’ll be free”. Chi lo ha ascoltato tutto, dice che “Blackstar” è bellissimo.

bowie4David Bowie, vero nome David Robert Jones, il cantante, l’autore, il produttore, il polistrumentista, l’attore, il genio, il bisessuale, l’alieno, dagli anni Sessanta a ieri ha collezionato una cinquantina di album, con una ventina di raccolte, ha collaborato con Bryan Eno, coi Roxy Music ha fondato i Tin Machine, ha deliziato il mondo con brani celeberrimi come “Heroes”, “Life on Mars”, “Space Oddity”, “Rebel rebel”, pezzi più ‘pop’ come “Let’s dance”, rock come “Under the god” più oscuri e ‘difficili’, come l’ultimo “Blackstar”. Ha toccato con la sua mano magica l’elettronica, il glam, il soul. Di lui è stato scritto e detto di tutto e non basterebbe un’enciclopedia per raccontarlo.

duca_BowieTra gli aggettivi più utilizzati c’è certamente “camaleontico”, guadagnato anche grazie ai suoi occhi di colore diverso, per i suoi look, (i suoi costumi sono stati oggetto di una mostra al Victoria and Albert Museum di Londra) per la ventina di film che ha interpretato da protagonista o solo per un cameo, da “L’uomo che cadde sulla terra”, a “Furyo”, “Labirinth”, “Basquiat”. Ma soprattutto per la sua musica sempre all’avanguardia e difficilmente imprigionabile in un genere.


duca_bowieIl Duca bianco, uno dei più nobili artisti del XX e XXI secolo, ha lasciato questa terra a 69 anni, due giorni dopo il suo compleanno e l’uscita del suo ultimo capolavoro. “Il momento in cui ci si sente al sicuro, è finita. Si è morti”, disse una volta, “Io voglio coricarmi tutte le sere dicendo, ‘Se non mi sveglierò di nuovo, posso almeno dire che finché ero vivo ho vissuto’”. Buonanotte Duca.

di Angela Sannai, giornalista professionista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it