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di Sara Calabria
NEW YORK – “Vorrei tanto porgere le mie condoglianze per lo spiacevole incidente accaduto, ma sfortunatamente queste sono ‘out of network’”, fuori dal piano assicurativo. E, dunque, l’assicurazione non le copre. Oppure: “Le mie preghiere sarebbero dovute, peccato che prima devo ottenere la pre-autorizzazione”, cioè quell’approvazione da parte della compagnia assicurativa che in Usa va assolutamente richiesta prima del ricovero in ospedale.
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Mentre il dipartimento di polizia di New York annuncia l’arresto del presunto killer che la mattina di mercoledì scorso ha ucciso, in pieno centro, Brian Thompson, ceo di UnitedHealthcare, colosso delle assicurazioni sanitarie statunitensi, sui social i commenti al riguardo mostrano l’altra faccia della medaglia. E dell’America della middle class. Quell’America carica di dolore per via di una ferita mai sanata, che è legata a un sistema sanitario privato che non funziona, è costosissimo e pesa come un macigno sulle spalle di troppa gente.
Così, viene a galla tutta la rabbia, la richiesta di giustizia sociale, l’amarezza e la frustrazione di chi, con l’asettica formula burocratica “it’s out of network”, troppo spesso si è visto negare la copertura delle spese mediche necessarie per affrontare cure e costosi ricoveri ospedalieri, per sé o per i propri cari, o il mancato rimborso di quelli già pagati. Un diniego alle coperture sanitarie che spesso condanna a morte chi si ammala, o spinge sul lastrico intere famiglie.
Quel che è certo è che, secondo le forze dell’ordine era proprio Brian Thompson l’obiettivo del killer, che non ha sparato a caso. L’uomo che davanti all’Hilton Hotel di Midtown Manhattan, a volto coperto, si avvicina al ceo e poi gli spara a bruciapelo, voleva colpire proprio lui, quell’amministratore delegato che ha guadagnato una fortuna facendo crescere vorticosamente i profitti della compagnia di assicurazioni.
Intanto, negli ultimi giorni è aumentata la richiesta di protezione e di guardie del corpo da parte di chi siede ai vertici delle maggiori aziende americane, soprattutto in settori sensibili come quello sanitario.
E già prima che la polizia di New York rivelasse la cattura del presunto killer, identificato come un 26enne di origini italo-americane, Luigi Mangione, l’annuncio di una ricompensa fino a 10mila dollari per chi fosse in grado di fornire informazioni utili era stato all’origine di commenti non teneri. “Non ho mai visto il dipartimento di polizia di Ny mettere tanto sforzo e tanta enfasi per risolvere ogni omicidio”, scrive un utente. “Perché i cittadini devono pagare questa somma? La pagasse UnitedHealthcare” commenta un altro. E ancora: “Direi che toccherebbe a UnitedHeathcare offrire più di 10mila dollari per catturare la persona che ha ucciso il suo ceo”. E la sarcastica risposta è: “Richiesta di ricompensa negata”.
Negata, rifiutata: “Denied” è un’altra parola chiave di questa brutta storia. Una parola che, secondo voci non confermate, sembrerebbe essere stata scritta sulle pallottole che hanno ucciso l’uomo e che è utilizzata di routine dalle compagnie assicurative per rifiutare agli iscritti la copertura sanitaria di cui avrebbero bisogno.
E non è tutto: sembrerebbe anche che UnitedHealthcare stia al momento difendendosi contro una class action che accuserebbe la compagnia assicuratrice di aver utilizzato un algoritmo frutto dell’intelligenza artificiale e con un tasso di errore altissimo, per rifiutare la copertura sanitaria agli assicurati più anziani. Il tutto, relativamente alla durata del periodo di ospedalizzazione dei pazienti, riducendolo in termini di tempo e spesso ignorando le raccomandazioni dei medici.
Nel frattempo, sui social rimbalzano le voci per cui sabato mattina in Washington Square Park, a Manhattan, si sarebbe tenuta una sorta di gara a chi somigliava di più all’assalitore di Thompson. Effettivamente, nei video si vedono alcune persone con il volto coperto, in un parco, che indossano una giacca simile a quella del presunto omicida. Online, in molti hanno espresso il loro sdegno al riguardo. Ma non tutti: “Amazing things happening in New York” ha scritto sibillino un utente di X. “Cose affascinanti”. E se per molti il killer del ceo non è considerato come un Robin Hood contemporaneo, poco ci manca.
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