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Ancora stop ai treni sulla Roma-Lido, pendolari protestano sotto l’assessorato del Comune

"Linea allo sfascio per colpa di Regione e Atac, Campidoglio ci ascolti"

Pubblicato:10-12-2021 11:43
Ultimo aggiornamento:10-12-2021 11:43

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ROMA -“Chiediamo alla nuova amministrazione un gesto di responsabilità: il Comune deve spostare 2-3 treni dal servizio di metropolitana alla Roma-Lido oppure accelerare la manutenzione dei treni giacenti alle Officine grandi riparazioni di Magliana“. Il Comitato pendolari Roma-Ostia torna a protestare dopo i nuovi disservizi degli ultimi giorni, con un sit-in sotto l’assessorato alla Mobilità di Roma Capitale a via Capitan Bavastro. Una decina i manifestanti presenti che chiedono a gran voce un incontro con l’amministrazione, gridando slogan ed esponendo striscioni critici nei confronti della Regione Lazio e di Atac: ‘Vergogna, solo promesse: ci siamo invecchiati aspettando la stazione’, ‘Zingaretti parole, parole, parole’, ‘La stazione? Un miraggio’, e ancora ‘Bla bla bl-Atac’. I manifestanti, recitano i cartelli, si definiscono ‘Pendolari dell’odissea quotidiana, 2 ore per soli 20 km’ e chiedono ‘Più treni per la Roma-Ostia’, perché ‘Questa sta diventando immobilità sostenibile’.

Per i pendolari “lo sfascio della Roma-Lido è sotto gli occhi di tutti, anche ieri servizio sospeso su tutta la linea per l’ennesimo guasto. Non c’è sicurezza che i treni passino e se passano non c’è sicurezza che arrivino a destinazione. Ormai sulla linea girano solo tre treni e per questo hanno chiuso le stazioni”. Di chi sono le responsabilità? “Di Atac e Regione, che in tutti questi anni hanno pensato che un treno può viaggiare per sempre senza dover fare la manutenzione: adesso sono obbligati a garantire la revisione effettuata, altrimenti treni non torneranno in circolazione”. Secondo i manifestanti, “la manutenzione necessaria non è stata fatta perché Atac doveva risparmiare i soldi e cercare di evitare il fallimento. La Regione ha chiuso tutti e due gli occhi ed è gestita da incapaci che non curano gli interessi dei viaggiatori e della cittadinanza”.


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