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Diritti umani, Mattarella: “Guardo ai giovani con speranza e fiducia”

Il 10 dicembre 1948 l'Assemblea Generale della Nazioni Unite approvava e proclamava solennemente la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo

Pubblicato:10-12-2019 09:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:44
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ROMA – “Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea Generale della Nazioni Unite approvava e proclamava solennemente la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. La comunità internazionale, in tal modo, riconosceva a ciascun essere umano – senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione – diritti e libertà fondamentali”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Un identico patrimonio di valori ispirò i Padri Costituenti, che posero gli stessi principi a fondamento della nostra Repubblica- aggiunge-. Proteggere, tutelare e promuovere tale patrimonio significa non solo preservare noi stessi e le nostre libertà, ma soprattutto assicurare un avvenire di pace, sicurezza e sviluppo alle nuove generazioni”.

Ai giovani, in particolare- sottolinea-, è dedicata la celebrazione della Giornata dei Diritti Umani di quest’anno. Un’occasione unica che invita a riflettere sulla necessità che ragazze e ragazzi abbiano piena coscienza dei propri diritti e possano così contribuire consapevolmente alla crescita della nostra democrazia. Guardo a loro con speranza e fiducia, affinché si facciano promotori di iniziative, individuali e collettive, utili a evitare il perpetrarsi di violazioni dei diritti umani”.


“La tutela e la promozione dei principi di libertà e uguaglianza è per l’Italia un irrinunciabile aspetto della vita della comunità internazionale- dice ancora il capo dello stato-. In qualità di membro del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, il nostro Paese continua a perseguire con impegno lo sviluppo del dialogo e della cooperazione tra i popoli per contrastare ogni forma di discriminazione e sostenere – a beneficio soprattutto dei più vulnerabili – il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali“.

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