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Aule gelide, a Bologna scioperano gli studenti

"Tra l'intonaco del soffitto che cede, le prese di corrente scoperte e le finestre sconnesse, in questi mesi invernali siamo limitati nello svolgimento regolare delle lezioni"

Pubblicato:10-12-2016 14:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:24

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BOLOGNA – Un’assemblea in palestra per bloccare l’attività didattica e denunciare “le condizioni di disagio estremo causato dalle basse temperature all’interno del nostro istituto”. A mettere in campo la protesta sono stati, alle 8 di questa mattina, gli studenti della succursale dell’istituto professionale ‘Aldrovandi-Rubbiani’ di via Muratori 1 a Bologna.

“La prima parte della giornata- scrivono gli studenti- l’abbiamo impiegata discutendo, con tutte le classi che hanno aderito alla protesta, dei vari problemi che affliggono giornalmente l’edificio scolastico”. Infatti, spiegano, “tra l’intonaco del soffitto che cede, le prese di corrente scoperte e le finestre sconnesse, in questi mesi invernali siamo limitati nello svolgimento regolare delle lezioni, e a causa dei malesseri dovuti alle temperature al di sotto della norma si crea un continuo disagio tra gli studenti e i docenti”.


Al termine dell’assemblea, proseguono i ragazzi, “abbiamo chiesto alla preside di riceverci per ottenere risposte e chiarimenti sulla salvaguardia della nostra salute, e troviamo ridicolo che davanti alla nostra richiesta di miglioramenti tempestivi ci sia stato comunicato che non ci sono risposte alle nostre necessità, perché considerate secondarie rispetto a quelle della sede principale di via Marconi”.

La giornata di mobilitazione, chiudono gli studenti, si chiuderà “con un flash-mob in cortile, dove esprimeremo il nostro dissenso con cori, slogan e tazebao, per far sentire la nostra voce a chi dovrebbe garantirci un’istruzione e un futuro stabile, vale a dire la Città metropolitana”.

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