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Diciottenne ucciso a Napoli: fermato il cugino 19enne

Si tratterebbe di un gioco finito male. Il giovane si sarebbe presentato spontaneamente in Questura

Pubblicato:10-11-2024 08:53
Ultimo aggiornamento:10-11-2024 17:56
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Caiafa Napoli Omicidio
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ROMA – C’è un fermo per la morte di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso a Napoli ieri mattina. Il giovane, morto per un colpo di arma da fuoco, sarebbe stato vittima di un gioco finito male e non di un agguato come si pensava inizialmente. È stato fermato Renato Caiafa, 19enne cugino della vittima e fratello di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso il 4 ottobre 2020 da un poliziotto libero dal servizio durante una rapina in via Duomo.

Il giovane si sarebbe presentato spontaneamente in Questura, facendo anche ritrovare l’arma. I fatti sono avvenuti poco prima delle 5 del mattino. Arcangelo era con un amico e Renato. Quest’ultimo, maneggiando una pistola, avrebbe fatto partire accidentalmente il colpo che ha ferito mortalmente il cugino. Il 19enne è stato fermato con le accuse di porto illegale d’arma e ricettazione e omicidio colposo. Gli inquirenti ora sono al lavoro per ricostruire la dinamica.

“Non volevo far partire quel colpo e non so come sia potuto succedere, non ho nemmeno sfiorato il grilletto. Ora sono disperato”, avrebbe detto il ragazzo secondo quanto riportato da Il Mattino.


TRE VITTIME IN POCHE SETTIMANE

Arcangelo è il terzo giovane che muore per le strade di Napoli nelle ultime settimane. Nella notte tra il 23 e il 24 ottobre, Emanuele Tufano di 15 anni è rimasto ucciso durante una sparatoria tra adolescenti nel cuore di Napoli. Tra l’1 e il 2 novembre, a San Sebastiano al Vesuvio è toccato a Santo Romano di 19 anni, ucciso per una lite scoppiata per futili motivi.

IL RAPPER GEOLIER: “TERRA MIA IL TUO POPOLO TI STA UMILIANDO A COLPI DI PISTOLA. BASTA”

Sui social a dire basta alla violenza è arrivato anche il messaggio di Geolier. Il rapper, pubblicando una foto di Napoli, ha scritto: “Comm’è triste e comm’è amaro. Sta’ assettato e guardà’. Tutt’’e ccose e tutt’’e parole- Ca niente pònno fa. Nun è overo, nun è sempe ‘o stesso. Tutt’e juorne po’ cagnà. Ogge è deritto, dimane è stuorto. E chesta vita se ne va. ‘E vecchie vanno dint’a chiesa. Cu’ a curona pe’ prià. E ‘a paura ‘e ‘sta morte. Ca nun ce vo’ lassà. Terra mia il tuo ‘popolo’ ti sta umiliando a colpi di pistola. Ancora un’altra vittima…ancora un’altra volta. Basta

GIGI D’ALESSIO: “NON BUTTATE LA VITA”

Condividendo la notizia della morte di Arcangelo su Instagram, anche Gigi D’alessio ha commentato con parole piene di dolore: “L’altro giorno sono stato all’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon, ho visto tanta sofferenza negli occhi di quei bambini e dei loro genitori. Ho visto il loro attaccamento alla vita, e la speranza a cui ognuno di loro si aggrappa. Sono dei piccoli guerrieri, che lottano ogni momento tra la vita e la morte assistiti da quegli angeli che sono i dottori e gli infermieri. Ed è per questo che non so darmi una spiegazione a tutto questo: oggi muoiono ragazzi poco più che bambini, che dovrebbero ancora giocare, e invece il loro giocattolo preferito è diventato la pistola. Portate i vostri figli a visitare quei bambini in ospedale, fategli capire che valore ha la vita. Dio via ha regalato la vita, non buttatela. La vita è bella, non è un gioco. Nun pazziate c’o fuoco, pecchè o fuoco abbruciarrà pe sempe dint’o core vuoste, je chi ve vo bene. Gigi”

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