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Ragazza disabile allontanata dall’Università, Locatelli: “E’ un episodio grave e intollerabile”

Per il ministro: "Sul tema dell'inclusione c'è ancora un grande lavoro da fare"

Pubblicato:10-11-2022 18:12
Ultimo aggiornamento:10-11-2022 18:13

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ROMA – “Quanto accaduto ieri alla studentessa, paziente oncologica e con disabilità al 100%, cacciata dall’aula dell’università mentre tentava di consumare il suo pasto, mi ha profondamente amareggiata. Episodi di questo genere non sono tollerabili in una società civile, in quanto mortificano chi quotidianamente convive con una disabilità e affronta delle complesse e serie terapie”. A dichiararlo in una nota è il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in riferimento a quanto avvenuto all’Università di Pavia.

“Giorgia, con la quale ho parlato oggi- continua Locatelli- è una ragazza che grazie alla sua voglia di vivere e alla sua forza, è riuscita, nonostante le difficoltà determinate dalla malattia, a superare il difficile periodo di isolamento a cui è stata costretta per via dell’emergenza pandemica, e a ritornare ad impegnarsi nelle attività quotidiane. È inaccettabile che le precauzioni prese con responsabilità da una persona in condizioni di fragilità vengano ancora confuse con immotivate pretese. Il problema anche in questo caso è culturale: mentre le leggi avanzano, la loro concreta applicazione resta purtroppo ancorata a una visione limitata e miope della disabilità e quanto accaduto a Giorgia ne è la dimostrazione”.

Sono molto dispiaciuta per quanto accaduto a Giorgia– spiega il ministro- e spero che presto possa superare questo grave episodio continuando ad affrontare la vita con la forza e l’entusiasmo che la contraddistinguono. Ringrazio il Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto, che ho sentito stamattina e che si è immediatamente attivato per capire come siano andati i fatti ma dobbiamo prendere atto che sul tema dell’inclusione c’è ancora un grande lavoro da fare– conclude Locatelli- che deve passare attraverso una presa di coscienza collettiva ma anche attraverso la responsabilità delle singole persone”.


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