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Spedizione Everest, rientrati i 22 italiani: “Sfidati i limiti”

Tre settimane di racconto della Dire, tra test scientifici e avventura

Pubblicato:10-11-2022 15:28
Ultimo aggiornamento:10-11-2022 15:28

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ROMA –  Si è conclusa la spedizione scientifica che ha avuto come protagonisti 22 italiani, uomini e donne, di età compresa tra i 20 e i 60 anni, amanti della natura e del trekking che si sono messi alla prova per ben 20 giorni arrivando sull’Himalaya al campo Base dell’Everest.

Tre settimane tra avventura e test scientifici, sfidando i propri limiti, raccontate passo passo dall’agenzia Dire, che ha supportato l’iniziativa. L’obiettivo perseguito attraverso il progetto internazionale ‘Lobuje Peak-Pyramid: exploration & Physiology 2022’, il cui principal investigator è il professor Vittore Verratti, docente del Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio dell’università ‘G. D’Annunzio-Chieti-Pescara’ è stato infatti quello di rilevare, registrare e studiare, durante le varie tappe del viaggio, i parametri fisiologici e clinici, le performance fisiche individuali e l’impatto psicologico che un viaggio del genere e soprattutto l’alta quota può avere sul corpo umano e in particolare di sportivi a livello non agonistico. I test medici verranno replicati a tre mesi circa dal rientro in Italia.

La partenza per tutti è stata Kathmandu per arrivare a Lukla (2840 metri), da Phakdingme via fino al Namche Bazaar (3446 metri. I 22 italiani, ripartiti poi da Tengboche (3867 metri) si sono diretti a Dgboche (4343 metri). Solo 4 alpinisti tra loro, precedentemente reputati idonei a seguito di test medici, hanno scalato con il dottor Gaetano Di Blasio, Presidente del Collegio Regionale D’Abruzzo Guide Speleologiche il Lobuche. E ancora il gruppo ha fatto tappa a Passo Cho La (5420 metri) per arrivare al Campo Base Everest a 5384 metri presso la Piramide di Desio, osservatorio e laboratorio internazionale dove sono stati condotti sui partecipanti i test medici in alta quota. “Una esperienza pazzesca- dichiarano in modo corale alla Dire tutti i partecipanti- sia in termini umani che scientifici”.


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