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Caos nel centrodestra sardo, Stara lascia la commissione Lavoro: “Così non si può andare avanti”

"Eletti per lavorare: si cambi marcia o è meglio ridare la parola ai sardi"

Pubblicato:10-11-2022 14:45
Ultimo aggiornamento:10-11-2022 14:46
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CAGLIARI – Non c’è pace nel centrodestra sardo. Dopo le dimissioni della vice presidente della Regione, Alessandra Zedda, arrivano quelle del presidente della commissione Lavoro del Consiglio regionale, Franco Stara, esponente di Italia viva e nel gruppo Udc. Stara ha lasciato questa mattina l’incarico, con una comunicazione resa in apertura della seduta del parlamentino, che aveva all’ordine del giorno le audizioni dell’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, e della dimissionaria assessora al Lavoro Zedda. “Non ci sono più le condizioni per andare avanti– ha dichiarato il consigliere- alla Sardegna serve un reale cambio di passo e piuttosto che restare immobili è meglio staccare la spina“.

Dopo la presa di posizione in commissione, Stara ha poi ribadito le sue ragioni in una conferenza stampa lampo in Consiglio: “C’è un immobilismo totale, o davvero si cambia marcia, oppure è preferibile andare a casa. I sardi hanno bisogno di risposte“. Le commissioni, spiega, “rivestono un ruolo fondamentale nelle dinamiche del Consiglio, in un momento così difficile per la Sardegna non si possono sempre rincorrere le persone per garantire il numero legale. Non si può continuare a perdere tempo, qualcuno qui nel Palazzo vive in un mondo parallelo. Mi dispiace dire queste cose, ma sto male se nelle difficoltà la politica non dà risposte”.

“NON SI PUO’ CONTINUARE A VIVACCHIARE, SIAMO STATI ELETTI PER DARE RISPOSTE AI SARDI”


I problemi sono tanti, ricorda Stara, “serve un cambio di marcia, non si può continuare a vivacchiare: i ristori sono in ritardo, la ‘omnibus 2’ non si capisce che fine abbia fatto, dall’oggi al domani si dimettono gli assessori regionali, che poi non vengono sostituiti. Sui temi fondamentali manca totalmente un confronto all’interno della maggioranza”.
Da domani, prosegue, “dobbiamo cambiare marcia per concludere questa legislatura nel miglior modo possibile o è preferibile ridare la parola ai sardi. Siamo stati eletti per lavorare per il bene dei cittadini, non è un discorso demagogico: questo è il nostro compito e nessuno lo deve dimenticare“. L’esponente di Iv chiarisce poi che le sue dimissioni non comporteranno automaticamente un abbandono della maggioranza: “Continuerò a far parte del gruppo centrista, non passerò al gruppo Misto e non uscirò dalla maggioranza. Certo, poi una riflessione è obbligatoria e molto dipenderà dalle azioni che porterà avanti questa coalizione”.


OPPOSIZIONI: “DIMISSIONI STARA CERTIFICANO SFASCIO MAGGIORANZA, SOLINAS NE PRENDA ATTO”

Le dimissioni di Stara certificano lo sfascio della coalizione di centrodestra che governa la Sardegna. L’azione forte dell’esponente di Italia Viva, che capiamo e apprezziamo, deve far riflettere il governatore Christian Solinas: prenda atto che la sua maggioranza è a pezzi e se ne vada a casa”. Così Desirè Manca, consigliera regionale del M5s, dopo le dimissioni di Franco Stara da presidente della commissione Lavoro.
All’attacco, per le opposizioni, anche Laura Caddeo, Demos, come Manca esponente della commissione Lavoro: “La scelta di Stara, collega che stimiamo e con cui abbiamo lavorato bene- nonostante le continue assenze della maggioranza in commissione- sono un segnale del marasma nel quale sta vivendo la giunta e il presidente. Anche nella maggioranza le persone più responsabili cominciano a dare qualche segnale al governatore: Solinas prenda atto di questo marasma e si dimetta“. 

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