NEWS:

Caro bollette, in Sardegna opposizioni spingono per “misure straordinarie”

Proposta di legge per destinare 78 milioni di euro a famiglie, Comuni e imprese. "Ci sostituiamo a Regione inerte"

Pubblicato:10-11-2022 14:21
Ultimo aggiornamento:10-11-2022 14:22
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

CAGLIARI – Oltre 78 milioni di euro per attivare misure straordinarie a sostegno delle famiglie, imprese e Comuni della Sardegna, stritolati dai rincari energetici. È il cuore della proposta di legge illustrata oggi in una conferenza stampa- non senza polemiche- dalle opposizioni del Consiglio regionale, per l’ennesima volta all’attacco dell’esecutivo guidato da Christian Solinas “incapace- hanno tuonato gli esponenti di Pd, Leu, M5s e Progressisti nei loro interventi- di affrontare le vere emergenze dell’isola”. La legge è stata infatti presentata dalle opposizioni dopo che è rimasto lettera morta l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio lo scorso 4 ottobre, testo che impegnava la giunta a predisporre un testo per far fronte entro 15 giorni al caro bollette.
La proposta di legge, che porta la prima firma di Gian Franco Satta, consigliere regionale dei Progressisti, prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro a sostegno dei nuclei familiari alle prese con il caro bollette– con un contributo a fondo perduto una tantum di 100 euro- mentre per le imprese dell’isola sul piatto ci sono 18,2 milioni di euro (oltre 12 per quelle micro, 4,2 per le piccole, 2 per le medie). Lo stanziamento più consistente, dopo l’allarme lanciato dai sindaci la scorsa settimana, è a favore degli enti locali: previsti 50 milioni di euro per incrementare il Fondo unico.
“Ricordo che i Comuni entro il 30 novembre devono chiudere il bilancio- spiega Satta- oltre quella data non potranno spendere risorse. È dunque una legge che deve entrare subito in Consiglio”.

“REGIONE TOTALMENTE IMMOBILE, SOLINAS PRENDA ATTO DEL FALLIMENTO”


Questi gli aspetti “tecnici” del testo, passando alle considerazioni “politiche”, tutti i membri delle minoranze hanno ribadito l’invito a Solinas di rassegnare le dimissioni “per manifesta incapacità”. Anche questa legge “nasce da un’azione delle opposizioni e in sostituzione di una giunta regionale che non dà risposte- l’attacco di Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd– nonostante la presa di posizione del Consiglio che, attraverso un ordine del giorno votato all’unanimità lo scorso 4 ottobre, aveva chiesto all’esecutivo di quantificare le risorse necessarie a sostegno di famiglie e imprese”. Ancora una volta “ribadiamo la totale inadeguatezza di questa giunta nell’affrontare i problemi e le emergenze che volta per volta la Sardegna si trova ad affrontare”.
Le dimissioni della vice presidente Alessandra Zedda per Ganau “sono l’esempio eclatante delle difficoltà dell’esecutivo a governare: siamo testimoni tutti i giorni di divisioni e bisticci tra gruppi di maggioranza, che di fatto impediscono l’attività legislativa. Una situazione che si sta protraendo da troppo tempo e che sta paralizzando il sistema. Il presidente Solinas prenda atto di questa situazione e si dimetta: di fronte alla totale inadeguatezza di questa giunta, l’unica soluzione è di dare voce agli elettori”.
Concetti ribaditi da Roberto Li Gioi, capogruppo del M5s: “Ci stiamo sostituendo a una maggioranza ignava, che continua a vivere in un mondo parallelo. ‘Ora dobbiamo correre’, ha detto oggi Solinas, penso che il governatore sia assolutamente avulso dalla realtà. Nell’ultimo mese c’è stato un incremento dell’inflazione su base mensile del 3,5%, e il presidente della Regione parla di ‘identità sarda’. Cos’altro c’è da commentare?”.
All’attacco anche Daniele Cocco, consigliere regionale di Leu: “Io sono pessimista, credo che avremo difficoltà a calendarizzare questa legge in commissione, figuriamoci a portarla in aula. Probabilmente sarebbe servita una procedura d’urgenza per discutere immediatamente il provvedimento. La situazione in Sardegna è sempre più grave, se Solinas avesse un sussulto di dignità dovrebbe dimettersi immediatamente”
Infine Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti: “Solinas parla di una legislatura che andrà avanti fino alla fine, sono sicuro che questo non accadrà, visto che le esternazioni del governatore non hanno mai niente di vero. Ricordo che l’impegno alla giunta di presentare un testo di legge entro 15 giorni viene dalla sua stessa maggioranza, che, tra l’altro, decise di approvare un provvedimento con una ‘scadenza’. Questo perchè non si fidano del loro presidente”. I tempi sono stretti, avverte Agus, “il 30 novembre la ragioneria generale della Regione smette di accertare i mandati di pagamento e non potrà impegnare risorse. Dunque, se il Consiglio regionale non si riunirà la settimana prossima per approvare una legge che spenda questi 78 milioni, andranno in avanzo. E l’anno prossimo parleremo ancora di un’agenzia internazionale di rating che ci farà i complimenti per aver risparmiato i soldi e risanato il debito. Ma, ricordo a Solinas, che di rating non si mangia”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it