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Discoteche aperte in Sardegna, il M5s attacca: “Salute dei cittadini svenduta per interessi privati”

Le dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia in Regione fanno tremare la maggioranza: "Il contagio iniziava a crescere, ma abbiamo rischiato"

Pubblicato:10-11-2020 15:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:12
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CAGLIARI – “Se il parere del Comitato tecnico scientifico sardo esiste, deve saltare fuori subito. In caso contrario e’ giusto ritenere che la salute dei sardi e’ stata svenduta per privilegiare gli interessi privati di alcuni“. Cosi’ in una nota congiunta i consiglieri regionali del M5s, all’indomani della trasmissione Report su Rai Tre, sull’apertura agostana delle discoteche dell’isola.

“Ieri abbiamo potuto ascoltare tutti come la salute dei sardi sia stata svenduta e calpestata per consentire alle discoteche di non spegnere la musica, di non sospendere le serate ferragostane dai contratti a molti zeri con deejay di fama mondiale”, attaccano i portavoce del movimento.

Proprio quando il numero dei positivi in Sardegna iniziava a risalire, “in una regione fino a poco prima a contagi zero, il Consiglio regionale si e’ assunto ‘un rischio’, come lo ha definito il consigliere Angelo Cocciu ai microfoni di Report, che non poteva permettersi”.


Quindi la precisazione: “Noi non abbiamo firmato l’ordine del giorno dell’11 agosto scorso, firmato dai capigruppo di maggioranza e da alcuni dell’opposizione, sulla possibilita’ di aprire discoteche e locali da ballo. In ogni caso, la responsabilita’ totale di quanto accaduto e’ da ascrivere al presidente della Regione, Christian Solinas, che ha firmato l’ordinanza di apertura”.

L’ordine del giorno, ricordano i pentastellati, impegnava infatti la giunta a valutare il possibile prolungamento dell’apertura delle discoteche sulla base del parere del Comitato tecnico scientifico: “Condizione che non ci risulta sia stata rispettata, in quanto, questo parere non e’ mai stato reso pubblico. Quindi temiamo che questa decisione sia stata presa in assenza di una valutazione scientifica, unico criterio che avrebbe potuto valutare il rischio reale di un proseguimento dell’attivita’, anche solo per qualche giorno”.

DISCOTECHE APERTE IN SARDEGNA, COCCIU A REPORT: “ABBIAMO RISCHIATO”

“Non si trattava di tenere aperte le discoteche fino al 31 agosto, solo pochi giorni, perche’ sapevamo che avremmo ammazzato la Sardegna. Il contagio iniziava a crescere, abbiamo rischiato un po’”. Cosi’ Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale sardo, ai microfoni della trasmissione di Rai3 Report.

Di fatto il capogruppo azzurro racconta di pressioni politiche sul governatore Christian Solinas per aprire le discoteche dell’isola ad agosto, chiuse dopo lo scoppio della pandemia, per venire incontro ai gestori dei locali che avrebbero pagato penali di centinaia di migliaia di euro ai deejay gia’ contattati, se le serate fossero state annullate.

“Durante una seduta del Consiglio regionale mi sono arrivate 20-25 telefonate- spiega Cocciu, consigliere olbiese-. Il mio elettorato mi chiedeva di dare una mano. Stessa cosa e’ successa ad altri capigruppo. I contagi stavano salendo, ma sembravano abbastanza contenuti. Quindi quasi tutti i capigruppo hanno detto a Solinas: ‘Presidente dai qualche giorni in piu’ (di apertura, ndr) perche’ ci sono delle problematiche’. Ho saputo che locali come Billionare e Phi beach avevano contatti stratosferici con deejay importanti, e altri personaggi del jet set”.

Ma, sottolinea Cocciu, “non si trattava di arrivare fino al 31 agosto, perche’ sapevamo che avremmo ammazzato la Sardegna. Ci servivano due-tre giorni. Il contagio iniziava a crescere abbiamo rischiato un po’. Non volevamo rischiare sulle vite umane, abbiamo visto che il contagio non era cosi’ importante. Abbiamo pensato: se ci chiedono due tre giorni, magari possiamo aiutare (gli imprenditori, ndr) dal punto di vista economico”.

CAPPELLACCI PRENDE DISTANZE DA COCCIU

“Ho ascoltato con stupore le dichiarazioni del consigliere regionale Angelo Cocciu alla trasmissione Report e desidero precisare che sono da intendersi del tutto a titolo personale e non rispondenti al procedimento seguito“. Cosi’ Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, prende le distanze dalle dichiarazioni di Cocciu, capogruppo azzurro in Consiglio regionale, sull’apertura delle discoteche in Sardegna ad agosto.

“Il percorso politico e amministrativo seguito- evidenzia l’esponente azzurro- e’ sempre stato accompagnato dai pareri del Comitato tecnico-scientifico, mai dalla valutazione di interessi contrapposti e tantomeno dalla preferenza per quello economico di terzi rispetto al diritto alla salute dei cittadini. Un’impostazione prudente e ancorata a parametri scientifici e’ la linea politica che risulta in evidenza anche nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale”.

Prosegue l’ex governatore sardo: “Non si comprende pertanto il senso delle affermazioni di Cocciu, che non corrispondono in nessun modo al punto di vista del partito, degli assessori e dei consiglieri regionali di Forza Italia. Nessuno dei nostri, neppure nelle precedenti dichiarazioni alla stampa, ha mai lanciato, neppure lontanamente, il messaggio per cui si poteva abbassare la guardia. La linea politica e’ sempre stata attenta e prudente, come dimostrano anche le reiterate richieste di chiudere gli scali portuali e aeroportuali gia’ all’inizio dell’emergenza e di istituire il passaporto sanitario per entrare e uscire dall’isola”.

Tutte iniziative, ricorda Cappellacci, “bloccate dal governo nazionale, che si e’ perfino rivolto ai giudici amministrativi per impedirne l’attuazione. Alla luce di questi fatti la ricostruzione di una Sardegna che gioca alla ‘roulette russa’ non risponde in alcun modo alla verita’. Auspico che il capogruppo Cocciu chiarisca il senso delle dichiarazioni che al momento non e’ comprensibile”.

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