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Troppo grassi: in Italia un bimbo su cinque è in sovrappeso, uno su dieci è obeso

Sotto accusa la sedentarietà e l'eccesso di zuccheri nell'alimentazione

Pubblicato:10-11-2020 10:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:12
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ROMA  – L’Italia è tra i Paesi europei con i valori più elevati di eccesso ponderale nella popolazione in età scolare con una percentuale di bambini in sovrappeso del 20,4% e di bambini obesi del 9,4%, compresi i gravemente obesi che rappresentano il 2,4%. Sono i dati relativi al 2019 elaborati da ‘OKkio alla SALUTE’, il sistema di sorveglianza nazionale coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e Promozione della Salute (CNaPPS) dell’ISS che è stato di recente designato come centro di riferimento OMS sull’obesità infantile.

“È un riconoscimento importante- dice il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro- poiché per l’Istituto è centrale l’impegno della promozione di stili di vita salutari soprattutto nelle fasce di popolazione giovanili poiché da loro dipende la qualità della vita, il benessere e quindi la sostenibilità dei sistemi sanitari futuri”. Secondo l’indagine dell’ISS, che ha coinvolto, come negli anni precedenti, più di 50mila bambini e altrettante famiglie, i genitori hanno riportato che quasi un bambino su due non fa una colazione adeguata al mattino, uno su 4 beve quotidianamente bevande zuccherate/gassate e consuma frutta e verdura meno di una volta al giorno. I legumi sono consumati meno di una volta a settimana dal 38% dei bambini e quasi la metà dei bambini mangia snack dolci più di 3 giorni a settimana. Anche su l’attività fisica sarebbe necessario maggiore impegno: un bambino su 5 non ha fatto attività fisica il giorno precedente l’intervista, più del 70% non si reca a scuola a piedi o in bicicletta e quasi la metà trascorre più di 2 ore al giorno davanti alla TV, al tablet o al cellulare. Rispetto alle ore di sonno quasi il 15% dorme meno di 9 ore per notte.

“Questi dati mostrano alcuni miglioramenti, con un’ulteriore riduzione dell’eccesso ponderale nei bambini del nostro Paese, ma ci ribadiscono che bisogna insistere con le strategie di prevenzione e promozione dei corretti stili di vita– dice Angela Spinelli, direttrice del Centro nazione per la Prevenzione delle malattie e Promozione della Salute dell’ISS- anche in questo attuale contesto pandemico e in possibili condizioni di lockdown. Costretti a stare in casa possiamo cogliere l’occasione per trasformare questa situazione in una nuova opportunità di salute, modificando in meglio le nostre abitudini alimentari e praticando del movimento anche in ambienti confinati”.


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