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Coronavirus, Brusaferro: “I focolai sono le famiglie, ecco i motivi delle restrizioni”

Le parole del presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, in audizione alla Camera dei deputati

Pubblicato:10-11-2020 17:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:12

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ROMA – “I luoghi dei contagi stanno crescendo significativamente e abbiamo delle evidenze sull’individuazione dei focolai, che si creano in particolare modo nei contesti familiari. La famiglia e’ quindi divenuta un luogo di diffusione dell’infezione, da cui discendono le misure di restrizione alla vita sociale e familiare di cui si e’ dato conto anche con i decreti”. Lo ha affermato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in audizione alla Camera dei deputati, commissione affari sociali, sul rapporto dell’Istituto superiore di sanitaa’ e del ministero della Salute ‘Prevenzione e risposta a Covid-19’.

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“Rispetto al sistema diagnostico, il tampone molecolare rappresenta lo strumento ottimale sul quale c’e’ stata un’implementazione nei numeri: oggi si arriva anche a superare il numero di 200mila test molecolari durante i giorni feriali, scendendo sotto i 200 nel fine settimana. I test rapidi, che si stanno inserendo nelle analisi diagnostiche, sono diventati strumenti utili anche per i medici di base, ai quali verranno fornite delle linee guida per eseguirli al meglio. Il ruolo delle farmacie e’ essenziale in questo contesto, si stanno a tal proposito sperimentando con attivita’ a supporto del monitoraggio dell’infezione e della diagnostica, contribuendo cosi’ alla medicina territoriale. Le figure coinvolte stanno quindi aumentando: dai medici di medicina generale ai pediatri, ai farmacisti e agli infermieri di comunita’, utili ad affrontare la prevenzione e la sorveglianza sanitaria dell’infezione da Sars-Cov2″, ha aggiunto.


“Per quanto riguarda il lavoro da remoto- prosegue Brusaferro- sarebbe bene svilupparlo ulteriormente, a fronte chiaramente della necessita’ di ridurre le probabilita’ di trasmissione del virus, fondamentale in questa fase di mitigazione del contagio. Il lavoro da casa consente di ridurre gli spostamenti e merita un’analisi dettagliata dei vantaggi ma anche dei rischi. L’epidemia e’ uno stress test che ci indichera’ quali strumenti sono da implementare, soprattutto per i legislatori. L’appropriatezza dei ricoveri, a tutt’oggi, verra’ meglio delineata con dei protocolli prossimi al rilascio da parte del ministero della Salute”.

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