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Bologna, De Maria: “Nel Pd c’è chi gioca al massacro”

Nella polemica sul candidato sindaco dem, De Maria si dice amareggiato e invita all'unità. "Dispiaciuto da chi nel Pd ha fatto da sponda a questo gioco al massacro"

Pubblicato:10-11-2020 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:12
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BOLOGNA – Andrea De Maria si dice “amareggiato” per l’attacco delle Sardine e torna alla carica soprattutto nei confronti di chi nel Pd si muove nello stesso senso, giocando di sponda: un “gioco al massacro” da fermare al più presto. “Attaccare le persone per colpire le loro idee rappresenta un modo di fare politica che non è certo nuovo”, afferma il parlamentare Pd che il movimento delle piazze nato un anno fa contro l’avanzata di Matteo Salvini non vorrebbe in corsa per la carica di sindaco di Bologna.

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“AMAREGGIATO DA CHI NEL PD HA FATTO DA SPONDA”

“Mi ha molto amareggiato- sottolinea oggi De Maria- che sia stato messo in campo, in modo verbalmente così violento, proprio da chi si professa come esempio di rinnovamento. Come mi ha amareggiato che ci sia chi nel Pd, pubblicamente o dietro le quinte, si sia prestato a fare da sponda a questo gioco al massacro”. Però “ho imparato, quando da ragazzo ho incontrato la buona politica, che l’impegno in una comunità deve venire prima, sapendo lasciarsi dietro le spalle le amarezze personali ed anche i torti subiti”. Quindi “ringrazio i tanti che mi hanno espresso solidarietà e non risponderò a chi, ancora oggi sui giornali, continua la sua aggressione nei miei confronti”. Come “non risponderò a veleni e retroscena”.


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“È IL MOMENTO DELL’UNITÀ”

Di fronte alla sfida del Covid e “per preparare al meglio per Bologna l’appuntamento del 2021”, afferma ancora il dem, “è il momento dell’unità”. E questo “nella città, nel centrosinistra, nel Pd, con i movimenti che sono in campo, anche i più critici”, sottolinea ancora De Maria. “Lavoriamo tutti con questo spirito”. Secondo il democratico bolognese “dobbiamo essere all’altezza dei giorni difficili che l’Italia e Bologna stanno vivendo. Giorni difficili sul piano della sicurezza sanitaria, della tenuta del sistema delle imprese, della sofferenza sociale”. Con questo spirito, è in conclusione l’invito del parlamentare, i “gruppi dirigenti del Pd di Bologna proseguano nel loro percorso di confronto democratico, che all’unanimità abbiamo condiviso a luglio, con la tranquillità e la maturità che ci devono caratterizzare oggi più che mai”.

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