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Golinelli raddoppia: ecco il Centro arti e scienze

Progettato dall'archistar Mario Cucinella, avrà per cuore un padiglione chiuso, semi-trasparente e luminoso nelle ore notturne, avvolto da una 'nuvola'

Pubblicato:10-11-2016 17:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:17

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BOLOGNA –  La Fondazione Golinelli si espande ancora. E sempre in via Paolo Nanni Costa, in parte sui terreni dove una volta operavano le ex Fonderie Sabiem, di fianco all’Opificio sorgerà il nuovo Centro arti e scienze Golinelli, progettato dall’archistar Mario Cucinella.

Il cuore sarà un padiglione chiuso, semi-trasparente e luminoso nelle ore notturne, avvolto da una ‘nuvola‘, una sovrastruttura metallica modulare che consentirà ai visitatori di percorrerla e di sostare in alcune zone.


Il centro, svelato oggi all’Opificio Golinelli alla presenza del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, sarà sede di mostre e iniziative a supporto del progetto Opus 2065 realizzato dalla Fondazione e completa così la cittadella della conoscenza e della cultura voluta da Marino Golinelli. Il padiglione sarà un parallelepipedo a pianta libera di dimensioni 30 per 20 metri, per otto metri di altezza. Un grande spazio di circa 700 metri quadrati, con pavimentazione in cemento trattato, senza una planimetria rigida e privo di partizioni, per avere la massima flessibilità necessaria per ospitare esposizioni, conferenze, mostre, concerti e proiezioni.

“Chi voglia indagare con uno sguardo più acuto il futuro- spiega in una nota il presidente della Fondazione Golinelli, Andrea Zanotti- deve guardare alla capacità di anticipazione tipica del connubio arti e scienze. La creatività sarà la risorsa in grado di riscattare la tecnica, anticipando e provocando quelle rotture e discontinuità alle quali si affida il progresso umano“.

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