ROMA – Impianti sportivi scolastici, trattati internazionali, lotta alla pirateria cinematografica. E soprattutto il voto sul caso Almasri. Ecco qual è la stata la settimana della Camera dei deputati.
Non succede tutti i giorni che l’aula approvi, all’unanimità per di più, una proposta dell’opposizione. È avvenuto col testo del Pd sulle palestre scolastiche aperte. La legge libera l’uso degli impianti. Fino a oggi infatti erano gli istituti scolastici che potevano decidere in maniera arbitraria se concedere o meno l’uso delle palestre a delle associazioni sportive. Ora si cambia: saranno i proprietari, comuni e province, a fare le convenzioni con le società sportive, nel rispetto dell’autonomia scolastica. La palestre saranno aperte anche d’estate e potranno essere migliorate con interventi decisi e finanziati dalle società sportive.
Approvata martedì la mozione su cinema e audiovisivo. Tra le altre cose impegna il governo a contrastare il camcording, ovvero la pratica illegale di registrazione di audio e video nelle sale cinematografiche e poi del caricamento online dei film.
Giovedì mattinata intensa. L’aula ha votato per l’autorizzazione a procedere contro tre membri del governo nel caso Almasri, il generale libico arrestato e poi espulso dall’Italia. Sul banco degli imputati i ministri Nordio e Piantedosi, il sottosegretario Mantovano. Per loro il tribuna dei ministri aveva prodotto accuse di favoreggiamento, peculato e omissione di atti d’ufficio. La maggioranza li ha difesi, sostenendo che i tre agirono “per un preminente interesse pubblico”.
Di diverso avviso le opposizioni, che hanno protestato a gran voce.
A sottolineare l’importanza della vicenda al momento del voto è arrivata in aula anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Alla fine la Camera ha evitato il processo ai tre membri del governo. Salvati dalla maggioranza e da una quindicina di deputati e deputate delle opposizioni che col voto segreto hanno sostenuto la tesi del centrodestra, approvando la relazione della Giunta.






