NEWS:

VIDEO | L’ultimo, vero, “addio” di Nadal: la resa del dio dell’agonismo

"Mi ritiro": l'annuncio definitivo della leggenda spagnola. Giocherà solo un'ultima Davis. Quella notte a Roma, quando lasciò il tennis per un quarto d'ora

Pubblicato:10-10-2024 12:20
Ultimo aggiornamento:10-10-2024 23:07

Nadal
Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Ha distillato quella parola, impronunciata, per più di un anno, forse due. Gli restava nelle bozze dei comunicati stampa, “add…”. Come Fonzie che non riusciva a dire “ho sbagliato”. La sentenza arriva il 10/10/2024. Rafa Nadal scandisce: “Mi ritiro”. In video, perché non si possa prestare ad ulteriori fraintendimenti. 92 titoli vinti, 22 Slam, due ori olimpici (nel singolare e nel doppio), cinque Davis: può bastare così, a 38 anni percepiti 90. “È una decisione difficile, che mi ha preso tempo ma in questa vita tutto è cambiato. C’è un inizio e una fine. Penso che sia il momento giusto per porre fine a quella che è stata una carriera lunga e con più successi di quello che avrei mai potuto immaginare”. Grazie, in tutte le lingue del suo mondo.


Niente psicodrammi, per ora. Niente lacrimoni con Federer a tenergli la mano. C’è ancora una Coppa Davis da giocare, ci sarà tempo e modo per “produrre” il lutto televisivo, e le successive docuserie annesse. Una carriera così consente di farne otto stagioni in scioltezza. Ma il punto è secco, come usa adesso. Non interrogativo, come nell’ultimo anno (quando? Come? Tanto il perché lo sapevano tutti, lui per primo). Non esclamativo, perché non c’è sorpresa. Nadal aveva già lasciato il tennis un sacco di volte, tenendo l’argomento sospeso nell’aria condizionata delle sale stampa, tra una domanda e una non risposta. Il corpo parlava in campo, era una voce unanime.


Undici infortuni in tutto, uno diverso dall’altro. Per uno che ha vinto qualsiasi cosa dal 2009 al 2022, è una via crucis a ostacoli. Si è lesionato l’addome due volte, una frattura a una costola, i cronici problemi ai piedi, ma nell’elenco a ritroso c’è un manuale di anatomia patologica: spalla, scafoide, tendini, gluteo, quadricipiti, artrite traumatica, la rottura parziale di un tendine rotuleo, eccettera eccetera. Un martirio.
Il prequel dell’annuncio era arrivato per tempo: 2024 è la scadenza prefissata, “non andrò oltre”. Ma aveva lasciato il tennis per pochi secondi già nel 2022 a Roma. Il tempo di imboccare furioso il tunnel del Centrale del Foro Italico, le scale a due a due, con i responsabili dell’Atp e i giornalisti a rincorrerlo affannati, loro sì, per quella conferenza convocata d’impeto. Era quasi mezzanotte. Eliminato agli ottavi dalla zoppia, più che da Denis Shapovalov. Aveva respirato un quarto d’ora, e poi aveva scaricato sui presenti un flusso di coscienza a sfiatamento ridotto, una valvola socchiusa che virò dal possibile annuncio fatale – “basta, smetto, non ne posso più” – al rinsavimento: “Ho ancora voglia di combattere”. Un processo di resistenza purissima, registrato in diretta. Il giorno prima di un possibile day-after che non ci fu.

Negli ultimi due anni sono cambiate le parole d’ordine della vita di Nadal: felicità, vita. Ha perso i paraocchi, le ossessioni si sono addolcite. “Tornare a casa e vedere come sta crescendo mio figlio è stata una forza che mi ha davvero tenuto in vita e con l’energia necessaria per continuare”, dice nel video, in primo piano. In campo ormai restava inquadrato dall’alto con i capelli radi, una piazza al centro e una riga che attacca troppo alta. Sempre più sofferente, doloroso, sudato. S’è inflitto un percorso impossibile per chiunque: andare avanti ad oltranza. Ma l’oltranza nello sport è una chimera. I suoi numeri sono diventati letteratura, il suo agonismo un valore artistico. La sostanza promossa a forma, alla forza la stessa dignità dello stile. Non gli restava granché, serviva solo dirlo una sola buona volta. Adios.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy