NEWS:

Mancati pagamenti, Coldiretti Sardegna pronta ad azione legale contro la Regione

Associazione convoca agricoltori e lancia la sfida: "Risposte dalla politica o la partita si sposta in tribunale"

Pubblicato:10-10-2022 16:33
Ultimo aggiornamento:10-10-2022 16:47
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

CAGLIARI – Una piattaforma rivendicativa per il settore agricolo -che sarà sottoposta al presidente della giunta regionale sarda, Christian Solinas, e a quello del Consiglio, Michele Pais- ma, soprattutto, un’azione legale contro la Regione che non ha precedenti. La Coldiretti Sardegna scende sul piede di guerra contro la burocrazia che stritola le aziende agricole isolane, e lo fa puntando il dito contro le agenzie regionali che gestiscono i pagamenti per il mondo delle campagne, Laore e Argea. La class action che l’associazione vuole portare avanti -in particolare per la mancata erogazione dopo cinque anni dei ristori relativi alla siccità del 2017– è stata illustrata oggi a Cagliari durante l’assemblea degli agricoltori convocata dalla Coldiretti, alla presenza dei legali che si occuperanno della vertenza, Mauro Barberio e Fabio Ciulli. Il titolo scelto per l’iniziativa di questa mattina nel centro congressi della Fiera, non ha bisogno di spiegazioni: “Non c’è più tempo da perdere”.


CUALBU: “BASTA PAROLE, ORA DALLA POLITICA VOGLIAMO I FATTI”


Da oltre 20 anni assistiamo inermi all’abbandono progressivo della programmazione politica strategica di diversi settori dell’agricoltura sarda- spiega Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna-. È uno stillicidio continuo, causato soprattutto dall’assenza di visione d’insieme, dalla mancata conoscenza dei numeri, dall’impossibilità di avere una cabina di regia che si occupi della programmazione di lungo termine”.
“Non ci bastano più le parole e le mezze promesse della politica- prosegue Cualbu- bisogna passare ad azioni concrete, ma nei tempi delle imprese, non quelli della politica. Tantissime persone ormai non vanno più a votare, è la dimostrazione di una sfiducia preoccupante verso chi amministra”.


Come sarà portata avanti l’iniziativa legale che coinvolgerà tutti gli agricoltori potenzialmente danneggiati dai mancati pagamenti? “Stiamo predisponendo una class action per la messa in mora da promuovere nei confronti della Regione Sardegna, e delle sue agenzie, con un termine di 90 giorni per ottenere risposte- spiega il legale Ciulli-. Scaduto questo termine si valuterà se intraprendere un contenzioso amministrativo”.


SABA: “SULLA SICCITA’ 2017 NON SONO STATI SPESI OLTRE 25 MILIONI. INDECENTE”


Per quanto riguarda i ritardi nei pagamenti, sotto la lente di Coldiretti i 40 milioni di euro stanziati per liquidare tutte le pratiche della siccità dal 2017: “Se è vero, come hanno indicato gli enti agricoli, che le cifre utilizzate ammontano a 14 milioni e 260.000 euro, significa che dopo cinque anni residuano non spesi per il settore oltre 25 milioni di euro- attacca Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna-. Tutto questo ha dell’inverosimile, è indecente, ha il sapore di una beffa anche per la politica, che dispone i fondi ma non riesce a farli arrivare alle imprese agricole”. È, prosegue, “la sconfitta peggiore della società di fronte ad una burocrazia inutile, sorda e cieca, di fronte ai problemi delle imprese, soprattutto in momenti di difficoltà come questo dove tutti i denari dovrebbero arrivare per tempo alle aziende agricole per poter superare il momento critico”.
Dopo numerose lettere di richiesta di chiarezza sui numeri, “solo ora arrivano le prime complessive risposte, che ancora risultano avere elementi bui- spiega Saba-. È possibile che circa 9.000 domande siano inammissibili? Che fine hanno fatto le domande bocciate da Argea per non avere superato il 30% di danno che dovevano essere pagate attraverso la legge 22 del 2020? Per questi motivi, in assenza di interventi politici di chiarimento, abbiamo scelto di coinvolgere tutti i produttori potenzialmente danneggiati in un grande intervento legale, per avere una volta per tutte chiarezza sulle domande presentate su cui migliaia di produttori attendono da anni risposte”.


Duro l’avvocato Barberio durante il suo intervento in assemblea: “Il problema fondamentale è la costante gestione delle problematiche agricole effettuate con una sostanziale superficialità. Occorre rompere gli indugi dal punto di vista giurisdizionale, se le vostre pretese non vengono portate di fronte un giudice, gli enti non si muovono. Quando invece certe azioni vengono portate avanti -cominciano a fioccare le condanne, gli atti vengono mandati alla Corte dei conti- qualcuno comincerà a preoccuparsi”. Gli uffici regionali, prosegue, “non possono pensare che si possa trattare l’agricoltura come una ‘zona franca’, non è così: ci sono persone in questo mondo che rischiano di morire su determinate questioni. Non ci sono alternative, temo che la dinamica politica non possa avere orecchie sufficientemente ampie e comportamenti sufficientemente forti per imporsi: l’unica strada per ottenere giustizia è quella della magistratura, ordinaria, amministrativa e contabile”.


Un capitolo a parte la piattaforma rivendicativa -con sollecitazioni, tra le alte cose, sul caro energia- che impegna la Coldiretti in una battaglia più squisitamente politica: “Come promesso dal presidente della giunta regionale, attendiamo al più presto lo stanziamento nella ‘omnibus 2’ dei 20 milioni per il sostegno di tutti quei settori agricoli non rientrati nel provvedimento della finanziaria 2022- spiega Cualbu- con l’impegno ad un immediato pagamento da parte degli enti agricoli. Le aziende hanno immediata necessità di liquidità”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it