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VIDEO | Salute mentale, gli utenti del centro diurno della Asl Roma 1 scrivono la sceneggiatura di un film

Salemme (psicologo): "Affrontano il problema dell'invisibilità"

Pubblicato:10-10-2020 10:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:02
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ROMA – “Quasi tutti siamo invisibili. Ogni giorno mi posso sentire invisibile. Gli invisibili di oggi sono le persone che vivono ai margini. Anche le persone anziane sono invisibili”. Sono queste le parole usate da alcuni utenti del centro diurno della Asl Roma 1 per definire le persone invisibili, quelle che si sentono tali e che la società non vuole vedere. Nella Giornata mondiale delle Salute mentale sono loro i protagonisti di un promo che lancia il progetto ‘Percepire l’invisibile‘, volto alla realizzazione di un film documentario con un potenziale valore etico e un’innovativa pratica riabilitativa. All’interno del docufilm è inserito il cortometraggio ‘Amore & Lavoro‘, scritto da sofferenti di disagio psichico della Asl che, in questi mesi, hanno risentito ancora di più delle difficoltà causate dall’isolamento e dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria.

“Gli utenti del centro diurno non sono gli attori, ma gli autori dell’opera”, spiega alla Dire Pietro Salemme, psicologo e psicoterapeuta volontario al centro diurno di via Monte Santo Asl Roma 1 e curatore del progetto portato avanti dall’associazione ‘Nel Blu Studios’. La produzione è delegata a ‘Space Off’ con il contributo della Asl e del Comune di Roma, ma per chiudere il progetto servono altri fondi da reperire nel pubblico e nel privato. “Con la scrittura di ‘Amore e Lavoro’- prosegue lo psicologo- gli utenti del centro diurno mirano a far parlare dell’invisibilità e a porre questo problema. La salute è relativa alla rete sociale, non è un fatto singolo quindi, l’invisibilità è data da una rete che non c’è.. La disabilità mentale- conclude Salemme- è quella che fa più paura alla gente e si tenta di negarla o di tenerla lontana, perché angoscia, e l’inquietante si tenta di rimuoverlo”. Nei progetti dei produttori c’è l’idea di proiettare il cortometraggio, in una serata evento, alla Casa del Cinema di Roma insieme agli autori che per la prima volta potrebbero salire su un palcoscenico. 


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