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ROMA – Un medico preso a calci da un paziente, una dottoressa assalita da un uomo con un coltello mentre entrava in Pronto soccorso: dalla Puglia al Piemonte è ormai un bollettino di guerra quello che vivono ogni giorno sulla loro pelle i camici bianchi e gli operatori sanitari negli ospedali italiani. Ad aggiungersi al lungo elenco di aggressioni avvenute negli ultimi tempi, ci sono anche questi altri due episodi delle ultime 24 ore.
Il primo in ordine di tempo, è avvenuto ieri, in mattinata, all‘ospedale Don Bosco di Torino, dove una dottoressa 30enne, mentre si dirigeva all’ingresso del Pronto soccorso per iniziare il suo turno di lavoro,ha vissuto degli attimi di terrore: è stata infatti fermata da un malintenzionato che ha provato a scipparle la borsa. E prima che la donna riuscisse a sganciarlo e ad entrare in ospedale, il rapinatore, armato di coltello, l’ha ferita alla mano. Chiamato il 112, purtroppo all’arrivo delle volanti l’aggressore era già scappato. Sono in corso le indagini per risalire alla sua identità.
La vittima per fortuna ha riportato solo ferite lievi alla mano, ma tanta è sta la paura: “Quel pazzo con il coltello ha mirato all’addome, la borsa mi ha salvato la vita”, ha raccontato ai colleghi dell’unità di medicina d’urgenza.
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La seconda aggressione è avvenuta questa mattina all’ospedale di Casarano, in provincia di Lecce. Vittima un medico nell’Unita Operativa di Urologia dell’Ospedale Ferrari. Lo specialista si è trovato a dover fare un esame strumentale in ambulatorio a un paziente che non è riuscito a sopportare la procedura in corso e ha iniziato a dare in escandescenza. Alla minacce, l’uomo è passato all’aggressione, colpendo con un calcio il medico che, fortunatamente, non ha riportato conseguenze ma ha comunque deciso di sporgere denuncia ai carabinieri nei confronti dell’aggressore.
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