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IL GHIACCIAIO DELLA MARMOLADA SPARIRÀ NEL 2040
Il ghiacciaio della Marmolada, il più grande delle Dolomiti, “è ormai in coma irreversibile”. Negli ultimi cinque anni ha perso 70 ettari di superficie, come 98 campi da calcio, passando da circa 170 del 2019 ai 98 nel 2023. “A questo ritmo entro il 2040 il ghiacciaio della Marmolada non esisterà più”, l’avvertimento di Legambiente. Una ‘condanna’ che condivide con i due ghiacciai più grandi delle Alpi, quello dell’Adamello, situato tra Lombardia e Trentino, e quello dei Forni, in Lombardia, tutti e tre posti sotto i 3.500 metri e segnati da perdite di spessore importanti. Marmolada e Forni hanno picchi di perdita di spessore a breve termine rispettivamente di 7 e 10 centimetri al giorno, mentre per il ghiacciaio dell’Adamello la perdita di spessore fa camminare oggi sul ghiaccio formatosi negli Anni 80.
OLTRE 70% EMISSIONI NOCIVE PER SALUTE E CLIMA PROVIENE DA CITTÀ
Sensibilizzare i cittadini e i municipi alla presenza e al valore del verde in città, tutelarlo, incrementarlo, riscoprirlo. Questi gli obiettivi di ‘Urban Nature’, la festa della Natura in città promossa dal Wwf, che torna per la sua VIII edizione con centinaia di appuntamenti in tutta Italia, fino al gran finale di sabato 28 e domenica 29 settembre in cui si terrà l’evento nazionale a Roma. Oggi oltre il 70% delle emissioni nocive per il clima proviene dalle città e l’83% della popolazione urbana europea è esposta a livelli di inquinamento atmosferico dannosi per la salute, ma le città possono trovare soluzioni a queste sfide: grazie al verde.
AMSTERDAM ANNUNCIA LA STRETTA CONTRO ‘FIORIERA SELVAGGIA’
Ad Amsterdam hanno un problema di fiori. Ce ne sono troppi, ‘abusivi’. E così il distretto centrale della capitale olandese ha dichiarato guerra a ‘fioriera selvaggia’. I residenti dovranno limitarsi a due vasi con ingombri non superiori a 50 centimetri per 50, realizzati in materiale ‘sostenibile’ e posizionati contro il muro di facciata. Quelli non in regola saranno confiscati. Il sindaco Amélie Strens li ha fatti censire, individuando circa 900 vasi che dovranno essere sistemati. “Ci saranno attaccati degli adesivi con la domanda: ‘Appartengo a qualcuno? Adottatemi!’ e un codice QR. Se qualcuno non risponde entro sei settimane, la città li toglierà”.
ANCORA TARTARUGHINE IN LIGURIA: ALTRE 8 NEONATE AD ARMA DI TAGGIA
Nuova schiusa di tartarughe in Liguria, sulla spiaggia di Arma di Taggia, in provincia di Imperia. Sono nati altri otto esemplari di Caretta caretta, che hanno fatto il loro primo ingresso in mare sotto l’occhio dei biologi e dei volontari di ‘Delfini di ponente’, associazione che appartiene al Gruppo ligure tartarughe. I nuovi nati si vanno a unire agli oltre sessanta della prima emersione avvenuta nelle scorse settimane sempre ad Arma di Taggia, e che ha avuto grande rilevanza sui social. La diretta streaming attraverso la webcam installata appositamente ha superato i 26.000 collegamenti.
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