NEWS:

VIDEO| Borghi chiude Venezia 79 con ‘The Hanging Sun’

La Dire ha incontrato l'attore romano insieme alla co-protagonista Jessica Brown Findlay alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia

Pubblicato:10-09-2022 16:13
Ultimo aggiornamento:10-09-2022 16:13

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Dalla nostra inviata Lucrezia Leombruni

LIDO DI VENEZIA – Mancano poche ore alla cerimonia di premiazione della 79esima Mostra del Cinema di Venezia. A chiudere la kermesse è ‘The Hanging Sun – Sole di mezzanotte’, film di debutto del fotografo e ora anche regista Francesco Carrozzini. Tratto dall’omonimo romanzo di Jo Nesbø, è un thriller noir (che vanta la fotografia di Nicolaj Bruel) ambientato tra le atmosfere rarefatte dell’estate norvegese, dove il sole non tramonta mai. Scritto da Stefano Bises, è interpretato da Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay, Sam Spruell, Frederick Schmidt, Raphael Vicas, con Peter Mullan e Charles Dance. “Io e Alessandro ci conosciamo da un bel po’. L’ho fotografato per ‘Non essere cattivo’. Poi, tre anni fa, l’ho incontrato qui a Venezia e gli ho chiesto se volesse leggere la sceneggiatura. Dopo una settimana mi ha chiamato per dirmi che avrebbe partecipato al film”, ha ricordato il regista. Presentato ‘Fuori concorso’, la pellicola è un ritratto, tra luci e ombre, del cambiamento climatico ma, in particolar modo, della paura, della ricerca di un posto nel mondo, delle aspettative dei genitori e della mascolinità tossica. Un racconto ambientato negli Anni 70 ma di estrema attualità. “Ho empatizzato subito con il personaggio interpretato da Borghi, John. È arrivato in un periodo in cui mi sentivo perso, avevo perso da poco il secondo genitore (la mamma Franca Sozzani, giornalista e direttrice di Vogue Italia, ndr). Ci accomuna questo senso di smarrimento”, ha svelato Carrozzini. ‘The Hanging Sun’ affronta anche l’archetipo del parricidio. “Con papà ho avuto un rapporto conflittuale. Era violento, ma non fisicamente. Mi fa soffrire quando ci dicono chi dobbiamo essere o cosa dobbiamo fare. E questo film parla anche della famiglia che ci scegliamo e chi vogliamo essere. Ho cercato di legare tutto in questo film”, ha raccontato il regista e fotografo. 

L’INTERVISTA A FRANCESCO CARROZZINI

LA STORIA

Al centro della storia c’è John (Borghi) è in fuga. Trova riparo nel fitto della foresta, vicina a un villaggio isolato dell’estremo Nord, dove domina la religione, il sole non tramonta mai e le persone sembrano appartenere a un’altra epoca. Tra lui e il suo destino ci sono solo Lea (Brown Findlay), una donna in difficoltà ma dalla grande forza, e suo figlio Caleb (Raphael Vicas), un bambino curioso e dal cuore puro. Mentre il sole di mezzanotte confonde realtà e immaginazione, John deve affrontare il tragico passato che lo tormenta.


“John e Lea sono due personaggi rotti. Lui ha bisogno del rapporto con Caleb e Lea per trovare un posto del mondo”, ha detto Borghi. “Mi ha colpito il legame tra i due. Non è un rapporto verbale, ma si muove su ‘non detti’. E poi compiono delle scelte per sopravvivere a un ambiente tossico”, ha detto Jessica Brown Findlay. L’attore italiano torna a recitare in lingua inglese dopo la serie ‘Diavoli’. “Recitare in una lingua diversa è una grande occasione per mettersi alla prova. Ci si ritrova a lavorare in un progetto con grandi attori, con un differente approccio e una diversa cura”, ha detto l’attore. “Ho sempre avuto una fascinazione per il mercato estero, sono cresciuto con i film stranieri. L’italiano è la mia lingua – ha proseguito – e mi ossessiona perché mi chiedono di parlare un italiano pulito. Quando recito in inglese o nel caso de ‘Il primo re’ in protolatino ci si libera dal pregiudizio della lingua, è un’opportunità in più“.

L’INTERVISTA AD ALESSANDRO BORGHI E JESSICA BROWN FINDLAY

Il film – targato Sky Original – è una coproduzione italo-britannica ed è il primo film prodotto da Sky Studios per l’Italia. Una produzione Cattleya – parte di ITV Studios -, Groenlandia e Sky, il distributore cinematografico italiano è Vision Distribution. Il 12-13-14 settembre al cinema e prossimamente in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su Now.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it