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A Bologna la ‘Casa gialla’ di Ageop rischia, è caccia ai fondi: evento il 17 ottobre

Mentre prende il via una raccolta di fondi online, l'associazione lancia un grande evento per il 17 ottobre, con migliaia di disegni sul Crescentone

Pubblicato:10-09-2020 14:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:51

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BOLOGNA – O la si compra o rischia di chiudere i battenti la ‘Casa Gialla’ di Ageop a Bologna, la struttura dove l’associazione dei genitori dell’oncologia pediatrica del Policlinico Sant’Orsola ospita i bambini in cura e le loro famiglie da ormai cinque anni.

Acquistata e ristrutturata nel 2015, sulla ‘Casa Gialla’ è in essere un contratto di ‘rent to buy’ in scadenza ad aprile 2021. L’associazione ha quindi la possibilità di capitalizzare gli affitti pagati finora scalandoli dalla quota di acquisto al momento del rogito. Ma serve un milione di euro per completare l’operazione, da raccogliere entro sette mesi, altrimenti andrebbero persi sia la struttura sia i 216.000 euro versati finora, oltre alle risorse utilizzate per la ristrutturazione della casa.


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RACCOLTA ONLINE E UN GRANDE EVENTO IL 17 OTTOBRE

Per questo Ageop ieri ha lanciato una raccolta fondi online dedicata al progetto ‘ViviAmo Casa Gialla’. La campagna andrà avanti fino alla primavera 2021 ed è già organizzata per il prossimo 17 ottobre un’iniziativa in piazza Maggiore, dove Ageop ricoprirà il Crescentone con migliaia di disegni che l’associazione sta raccogliendo da centri estivi, scuole, aziende e privati, componendo un puzzle a forma di grande casa.

UN DISEGNO PER CHI OFFRE ALMENO 5 EURO

Durante la giornata, Ageop regalerà un disegno a tutti coloro che faranno un’offerta di almeno cinque euro. Inoltre, diversi artisti e illustratori professionisti si sono detti disponibili a mettere all’asta le proprie opere per sostenere il ‘salvataggio’ della Casa Gialla.

Il progetto è stato presentato ieri proprio nel giardino della struttura dalla responsabile Ageop, Francesca Testoni, e dalla presidente e volontaria delle Case di accoglienza Ageop, Carla Tiengo. Presenti anche l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, e il direttore generale di Ascom, Giancarlo Tonelli.

Non possiamo perdere Casa gialla e abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile“, dice Tiengo. “Faccio il tifo perchè l’obiettivo venga raggiunto presto e mi adopererò per questo”, assicura Donini. “Appoggiamo con convinzione questa iniziativa, coinvolgendo tutta le rete dei nostri associati per promuovere la campagna”, aggiunge Tonelli. E anche l’assessore comunale al Terzo settore, Marco Lombardo, lancia un appello per un “impegno comune a difendere la Casa Gialla e per darle un futuro”.

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Secondo Andrea Pession, direttore della Pediatria del Sant’Orsola, “questo sogno si può realizzare. C’è una comunità intorno ad Ageop e quindi abbiamo meno paura”. L’acquisto definitivo di ‘Casa Gialla’ da parte dell’associazione, tra l’altro, è funzionale anche a un altro progetto. “Per il futuro- spiega Tiengo- vorremo introdurre il ‘Day hospital domiciliare‘, ossia sviluppare una convezione con il servizio pubblico perché il personale sanitario possa erogare le terapie direttamente all’interno delle nostre Case, così da accrescere ancora la qualità del tempo e di vita dei nostri piccoli pazienti”.

Del resto, sottolinea Luca Lavazza, direttore sanitario del Policlinico Sant’Orsola, la stessa emergenza covid “ci impone anche per altri ambiti di cure di trovare modalità assistenziali simili a queste”.

Dal 2015 a oggi, la ‘Casa Gialla’ di Ageop a Bologna ha ospitato 240 piccole pazienti oncologici con le loro famiglie. Si tratta di una struttura ad alta specificità, pensata per rispondere alle esigenze dei bimbi ammalati di tumore, garantendo alti standard igienico-sanitari in spazi accoglienti e a misura di bambino.

Nelle Case Ageop trovano ospitalità ogni anno circa 100 bambini, ossia il 40% dei pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica del Sant’Orsola (250 in totale). Dopo il ricovero, queste strutture vengono utilizzate per dimissioni protette dei bambini, che entrano in regime di day hospital per le cure. A pazienti e famiglie è garantita l’ospitalità gratuita, i trasporti per l’ospedale, spesa a domicilio, farmaci, giochi, supporto psicologico, laboratori creativo-terapeutici con volontari qualificati.

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