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Pd Roma, Rosati: “Congresso prima di referendum. E stop correnti”/VIDEO

Oggi pomeriggio alla festa dell'Unità un documento che ripercorre (con molta autocritica) la storia del Pd romano di questi anni, a partire dal 2008

Pubblicato:10-09-2016 11:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:03

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sede PDROMA – ‘Per la rinascita del Pd a Roma’. Si chiama così l’incontro che questo pomeriggio animerà la Festa dell’Unità, dove alle 18 i protagonisti di Campo democratico, tra cui Antonio Rosati, presenteranno un documento messo a punto dopo la sconfitta alle elezioni amministrative, ma soprattutto in vista del congresso che dovrà portare il partito romano fuori dal commissariamento. E proprio davanti al commissario Matteo Orfini, gli esponenti capitolini del Pd illustreranno i punti chiave del documento che nelle intenzioni degli autori dovrà smantellare le correnti e ridare forza agli iscritti e ai circoli. “Il Partito democratico romano si sta riorganizzando- spiega Rosati all’agenzia Dire- all’iniziativa di oggi noi di Campo democratico abbiamo invitato tutti gli esponenti del Pd, dai parlamentari ai consiglieri comunali. Alla presenza del presidente del Pd nazionale e commissario del partito romano, Matteo Orfini, presenteremo un documento che ripercorre la storia di questi anni, a partire dal 2008″. Una ricostruzione che però a detta dello stesso Rosati sarà “anche molto severa e autocritica, che vorremmo far girare in tutti i circoli e in tutte le sezioni per ricevere contributi e critiche”.

“LA NOSTRA IDEA E’ DI FARE IL CONGRESSO SUBITO, PRIMA DEL REFERENDUM”

rosati

L’idea, spiega ancora l’esponente dem, “è di fare il congresso subito, anche prima del referendum costituzionale, quindi tra ottobre e dicembre. Un congresso che però sia per tesi, con l’obiettivo di far votare sugli argomenti trattati e non su chi li tratta. Il punto a cui vogliamo arrivare- spiega- è smantellare le correnti“. D’altro canto, “bisogna ridare forza ai circoli e agli iscritti- prosegue Rosati- perché c’è un punto che anche il presidente Renzi deve cogliere che riguarda le iscrizioni al Partito democratico: se è vero che le primarie rimangono uno dei punti centrali per scegliere i suoi candidati, è altrettanto vero che al Pd, quello romano in primis, serve una precisa visione del mondo. Del resto, anche Marchionne lo ha capito: oggi il capitalismo rende gli uomini e le donne merci”.


Rosati si riferisce all’affermazione fatta dall’amministratore delegato della Fiat agli studenti della Luiss: “Mi ha fatto sussultare- dice- perché è esattamente quello che noi timidamente sosteniamo, così come lo sostiene un gigante come Papa Francesco: questo modello di sviluppo economico e sociale in Europa e nel mondo non può durare. Per questo sono convinto che i progressisti e la sinistra abbiano tanto da dire ai giovani. Noi vogliamo tenere insieme Roma e un’idea del mondo e della politica senza cui è difficile animare passioni e sentimenti”. Aperto ai contributi di tutti, il documento mira, appunto, a superare le correnti e “avere delle aree di riferimento dentro cui ognuno deve essere libero di poter esercitare la propria libertà”, ribadisce. Con un occhio anche alle nuove leve di dirigenti, “a cui la mia generazione deve dare un grande spirito di servizio”. Rosati accarezza l’idea di “costruire una scuola di formazione e selezione, magari focalizzata su Roma e sulle proposte per la città”. Questa, conclude, “è la nostra ambizione. Da qui, da oggi, noi ripartiamo”.

di Nicoletta Di Placido, giornalista professionista

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