NEWS:

Mastrovincenzo: “La riorganizzazione dei pronto soccorso marchigiani è un flop”

L'ex presidente dell’Assemblea legislativa commenta la situazione e segnala un quadro “di grandissima difficoltà”

Pubblicato:10-08-2022 17:05
Ultimo aggiornamento:10-08-2022 17:05
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ANCONA – “Il tanto decantato decalogo presentato ormai 2 mesi fa dalla giunta Acquaroli come piano fondamentale per riorganizzare e potenziare i Pronto soccorso si sta dimostrando l’ennesimo grande flop”. Così il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo (Pd) commenta la situazione dei Pronto soccorso marchigiani. L’ex presidente dell’Assemblea legislativa segnala un quadro “di grandissima difficoltà” caratterizzato da “sovraffollamento, lunghe attese da parte dei pazienti, mancanza di medici d’urgenza, carenze di organico e richieste di trasferimento per le inaccettabili condizioni di lavoro”.

“QUESTO PIANO NON SI BASA SU ALCUN DATO RELATIVO AI PROBLEMI DA RISOLVERE”

In sostanza il Piano di riorganizzazione proposto dalla Regione nei mesi scorsi secondo il dem marchigiano non sta funzionando. “Un flop prevedibile e scontato perché questo Piano non si basa su alcun dato relativo ai problemi da risolvere, risultando così anche tecnicamente molto approssimativo– aggiunge Mastrovincenzo-. Un Piano che non affronta i due problemi principali che producono attese snervanti per i cittadini: la mancanza di personale e la totale assenza di reali alternative al Pronto soccorso. Si parla di gestione delle conflittualità e del sovraffollamento, criticità che in realtà dovrebbero essere prevenute, non gestite. Si prevedono progetti specifici pediatrico/ostetrico e di adeguamento strutturale che richiedono tempo e nell’immediato non daranno alcun risultato. Così come la creazione di un bed manager”. Mastrovincenzo chiede di affrontare il problema dei Pronto soccorso in un’ottica complessiva di rafforzamento delle strutture ospedaliere e di potenziamento della medicina territoriale invece che con “inutili spot pubblicitari”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it