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Sotto l’ombrellone con un click si compensa la Co2 della vacanza

Nasce la piattaforma per sostenere i progetti che tutelano il mare. Per aderire bastano 7,5 euro

Pubblicato:10-08-2022 14:02
Ultimo aggiornamento:10-08-2022 14:02

sea the change
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RIMINI – Un investimento minimo di 7,5 euro per sostenere progetti di tutela del mare. Il turismo diventa consapevole sulla Riviera romagnola con la piattaforma Sea the change, realizzata da tre neolaureati in Economia ambientale a Rimini, Luca Barani, Alberto Carpanese e Francesco Suzzi, con proprio l’obiettivo di “aumentare la consapevolezza dell’impatto turistico sugli ecosistemi marini”.
La start-up, che sta partecipando al percorso di crescita e accelerazione alle Serre di Art-Er. si rivolge sia al singolo turista, sia alle aziende del settore: sulla piattaforma gli utenti possono contribuire all’avvio di progetti sostenibili che riguardano il mare: ripulire il Mare Adriatico dalla plastica, o compensare la Co2 emessa durante le vacanza, oppure contribuire alla salvaguardia della Poseidonia nel mare davanti a Barcellona.

COME FARE?

Iscrivendosi a Sea the Change, è possibile scegliere quale progetto sostenere con investimenti da 7,50 euro. Si riceve così un Certificato di sostenibilità, geolocalizzato, che può essere condiviso e divulgato sui social. Grazie alla raccolta fondi e ad accordi presi con imprese locali verranno organizzate giornate dedicate al recupero della plastica con uscite in mare e, anche questo momento, sarà condiviso con i sostenitori con foto, video e materiali che potranno essere condivisi e diffusi.

LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE

Per le imprese, Sea the change offre percorsi di sostenibilità così da essere “protagoniste” della tutela dei mari e nella lotta ai cambiamenti climatici. A quelle del settore turistico consente inoltre di ampliare il proprio set di servizi in chiave di sostenibilità e avviare un concreto percorso di transizione ecologica. Insomma, una piattaforma che vuole rendere i turisti più consapevoli dell’impatto ambientale dell’industria del turismo e dell’impronta ecologica delle proprie vacanze.


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