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Resta alta la tensione in maggioranza sui casi La Russa, Santanchè, Facci e, dopo il duro scontro sulla giustizia, con i magistrati. La premier Giorgia Meloni, che oggi sarà a Riga in Lettonia per una visita lampo prima del vertice Nato di Vilnius, è sotto attacco dall’opposizione. “Quanto durerà ancora il silenzio di Meloni?”, chiede la segretaria del Pd Elly Schlein che vede il governo “da settimane ostaggio delle inchieste, scandali e dei vergognosi sproloqui della sua stessa maggioranza”. Per la dem manca anche “una presa di posizione sulle emergenze economiche e sociali del Paese” e in particolare sulla “proposta unitaria delle opposizioni sul salario minimo”. Intanto oggi è lutto nazionale per i funerali di Arnaldo Forlani morto il 6 luglio a 97 anni. A salutare lo storico leader della Democrazia Cristiana, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e Pier Ferdinando Casini in rappresentanza del Senato. Per monsignor Vincenzo Paglia, Forlani “non ci ha lasciato solo un’eredità politica ma uno stile di vita”.
Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, e Beppe Sala, sindaco di Milano, sono i vincitori dell’edizione 2023 del Governance Poll, la tradizionale rilevazione del consenso degli amministratori locali del Sole 24 Ore. Il 69% degli emiliano-romagnoli, se si votasse oggi, confermerebbe la preferenza per Bonaccini. Percentuale che gli permette di superare Luca Zaia, governatore del Veneto, primatista nel 2022, che ottiene il 68,5%. Al terzo posto si piazza Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia) con il 64%. In coda ci sono Michele Emiliano (Puglia) con il 43% e Christian Solinas (Sardegna) con il 35%. Tornando ai sindaci, dopo Sala si piazza Marco Fioravanti (Ascoli Piceno, centrodestra con il 64,5% delle preferenze) e Antonio De Caro (Bari, centrosinistra con il 64%).
Nel secondo trimestre dell’anno, i giudizi delle imprese sulla situazione economica sono sfavorevoli. L’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita della Banca d’Italia registra “un generale deterioramento delle valutazioni nell’industria, a fronte di una tenuta nei servizi e di un lieve miglioramento nelle costruzioni”. Nonostante le condizioni per investire siano ritenute “sfavorevoli”, le aziende prefigurano un’espansione degli investimenti nel 2023 e le prospettive dell’occupazione a 3 mesi rimangono positive. Le attese sull’inflazione si riducono su tutti gli orizzonti temporali, attestandosi al 5,8% sui 12 mesi e al 5% e 4,5% rispettivamente a 2 e tra 3 e 5 anni. Per Banca d’Italia “la dinamica dei prezzi praticati dalle imprese rimarrebbe sostenuta nei prossimi 12 mesi, pur nel complesso in attenuazione”.
Nel 2022 il nostro territorio è stato interessato da incendi di medie e grandi estensioni (superiori all’ettaro) per più di 68.500 ettari, una superficie pari quasi all’estensione del Parco Nazionale Gran Paradiso. Anche se si tratta di meno della metà di quanto bruciato l’anno precedente, il dato è superiore al valore medio delle aree bruciate negli ultimi 10 anni. È quanto emerge dalle attività ISPRA che ha lo scopo di fornire una fotografia a supporto delle politiche per il ripristino e la conservazione degli ecosistemi. A livello regionale, la Sicilia è la regione che ha subito più danni in termini di superficie forestale bruciata, seguita da Calabria, Lazio, Campania e Toscana. Rispetto al 2021, la superficie interessata da incendi è complessivamente diminuita nel Centro-Sud, Sud e isole maggiori, mentre è aumentata nel Centro-Nord e Nord.
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