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Silvestrini (Cna): “Recovery chance unica, mette tutti alla prova”

Il segretario generale della Cna nazionale Sergio Silvestrini è intervenuto ad Ancona per l'assemblea elettiva locale dell'associazione

Pubblicato:10-07-2021 13:10
Ultimo aggiornamento:10-07-2021 14:46
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sergio silvestrini
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ANCONA – “Una grande occasione per certi versi irripetibile che mette tutti alla prova: il Governo, il Parlamento, le forze sociali e le tecnocrazie. Tutti dovremo convergere verso questo obiettivo di rilancio del sistema paese. Siamo ad un tornante della nostra storia e questo tornante dobbiamo saperlo affrontare con energia, determinazione e senso della sfida”. Lo dice il segretario generale della Cna nazionale Sergio Silvestrini oggi ad Ancona per l’assemblea elettiva anconetana dell’associazione chiamata alla conferma del presidente Maurizio Paradisi. L’iniziativa ‘Pnrr: ultima chiamata per le Marche e per l’Italia’ ha fornito lo spunto per parlare delle opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Sono già stati stabilite i sei assi fondamentali condivisi e accettati dal Governo: dall’innovazione al verde, fino a infrastrutture, scuola e sanità- dice Silvestrini- Grandi assi che dovrebbero trasformare il nostro paese. Io sono abbastanza ottimista. Vedo segni evolutivi importante del sistema economico e tutto sommato sta passando l’idea di un sistema paese meno pessimista rispetto a qualche tempo fa pur con tante incertezze dovute alla pandemia che dovremmo aver superato anche se la prudenza non è mai troppa. C’è il Pnrr ed un Governo di larga coalizione che mi pare risponda alle esigenze della collettività”. Segnali di ripresa per tutta l’economia italiana confermati nei giorni scorsi anche dal commissario Ue per l’Economia Paolo Gentiloni. “Tutti siamo chiamati a una sfida importante- conclude Silvestrini- Recuperare il terreno perduto negli ultimi 25 anni perché il nostro paese ancora non ha i livelli di reddito di 25 anni fa. Basta dare questa cifra per capire i divari che abbiamo rispetto ai paesi più avanzati europei. Bisogna trovare una profonda discontinuità, sulla burocrazia occorre agire con forza usando la scimitarra”.

SILVESTRINI: “BENE +5%, MA È SOLO RECUPERO DEL PERSO 2020

“Ormai tutte le stime parlano di un +5% nel 2021 da ripetere nel 2022. Positivo ma recupereremo solo quello che abbiamo perso nel 2020. Per cui bisogna prendere la rincorsa per correre anche nei prossimi 5-6 anni”. Così Silvestrini commenta le stime della commissione Ue per il Pil del paese nel 2021 e nell’anno successivo. “Una congiuntura positiva trainata dall’export- dice Silvestrini- Stiamo correndo di più e meglio rispetto a tedeschi e francesi a testimonianza del valore di un sistema produttivo fondato sulle piccole medie imprese, che rappresentano un valore aggiunto. Poi tedeschi e francesi hanno dimensioni superiori alle nostre eppure siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa. Le Marche dovrebbero partecipare con forza a questo valore aggiunto di una filiera rinnovata dei sistemi produttivi nel settore della moda, del legno, della metalmeccanica di precisione. Settori che hanno sempre caratterizzato la regione e la caratterizzeranno anche in futuro cambiando alcune cose”. 

BALDELLI-CASTELLI CHIEDONO UNA GOVERNANCE MULTILIVELLO

“Fare squadra”. E’ l’appello lanciato dagli assessori regionali Guido Castelli (Bilancio) e Francesco Baldelli (Infrastrutture) che, nel corso dell’assemblea provinciale della CNA dorica che oggi riconfermerà Maurizio Paradisi come presidente, hanno chiesto maggiore coinvolgimento nella gestione dei fondi e dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Sul Pnrr serve maggiore coinvolgimento- dice Castelli- Siamo certi che su alcune attivazioni specifiche la Regione sarà protagonista e non potrebbe che essere così, penso alle infrastrutture ospedaliere o al dissesto idrogeologico. Ma non basta perché non si può pensare che da via XX Settembre a Roma si possano calare nelle singole realtà territoriali effetti positivi e concreti. Occorre pensare ad una governance multilivello che può favorire il fatto che il Pnrr, concepito a Bruxelles, possa avere effetti ad Ancona, Ascoli o a Pesaro”. Nelle Marche, considerata dall’Ue ‘Regione in transizione‘, nei prossimi 7 anni arriveranno 1,1 miliardi di euro di fondi della programmazione comunitaria a fronte dei 625 milioni del settenato precedente. Risorse che, secondo l’assessore al Bilancio, dovranno essere impiegate su linee di indirizzo strategiche e complementari rispetto a quelle del Pnrr. Anche di questo si è parlato nel corso dell’iniziativa a cui hanno partecipato, tra gli altri, i parlamentari Mauro Coltorti (M5S), Patrizia Terzoni (M5S) e Tullio Patassini (Lega) mentre il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ed il viceministro alle Infrastrutture Teresa Bellanova hanno inviato un video messaggio.


“Dobbiamo recuperare il ritardo infrastrutturale di una regione declinata al plurale ma che nel recente passato non ha avuto una visione unitaria- spiega Baldelli- Le infrastrutture sono la precondizione per lo sviluppo. Partiamo da Ancona, dalla interconnessione tra porto-aeroporto-interporto per creare un grande scheletro infrastrutturale intermodale nelle Marche. Dobbiamo fare sinergie tra istituzioni e associazioni intermedie. Mancini docet. Ha preso una squadra a pezzi e l’ha resa un organico compatto in grado di arrivare in finale. La marchigianità è un valore su cui dobbiamo puntare per fare squadra“.

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