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Maestripieri (Aics): “Dopo la pandemia, la cooperazione sarà fondamentale”

Il direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Luca Maestipieri, in audizione alla Camera dei deputati

Pubblicato:10-07-2020 12:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:37
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ROMA – “Il ruolo, l’importanza e le opportunità” della cooperazione allo sviluppo nell’ambito della politica estera italiana sono uscite rafforzate dalla pandemia di Covid-19, mostrando quanto sia importante “mantenere e consolidare” una rete di “relazioni, solidarietà e cooperazione multilaterale” per contrastare crisi che non si fermano davanti ai confini. Così il direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Luca Maestipieri, nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati.

Il direttore ha sottolineato che l’impegno italiano durante la pandemia si è concentrato su cinque settori: “Il rafforzamento dei sistemi sanitari; la ricerca, la produzione e l’equa distribuzione di farmaci e vaccini; l’accesso al cibo, ai servizi igienico-sanitari e all’acqua pulita; il rilancio economico e il sostegno ad attività generatrici di reddito; la protezione sociale alle categorie più vulnerabili”.

In quest’ottica di contrasto alla pandemia e mantenimento dei presidi sanitari, ha continuato Maestripieri, Aics ha stimato“nuove iniziative a dono per un importo di 130 milioni di euro a valere sul 2020”, oltre al “riorientamento di 30 milioni su finanziamento a interventi già deliberati in precedenza”.


Maestripieri ha parlato di fronte alla Commissione esteri
nell’ambito dell’esame dello Schema di documento triennale di
programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo, riferito agli anni 2019-2021.

MAESTRIPIERI (AICS): CIRCOLARE, AIUTA ANCHE ITALIA

I medici, le attrezzatture sanitarie e i volontari che alcuni Paesi partner della nostra cooperazione hanno inviato all’Italia durante il picco della pandemia di Covid-19 sono gesti “piccoli ma significativi”, che vogliono restituire la solidarietà e gli investimenti in sviluppo ricevuti dall’Italia in questi anni. Così il direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Luca Maestripieri, nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati.

Il direttore ha citato nel corso delle suo intervento le parole del primo ministro albanese Edi Rama, che ha parlato di restituzione “fraterna” al nostro Paese commentando l’invio di personale medico e paramedico partito da Tirana a marzo.

Maestripieri ha ricordato lo sforzo di Paesi “lontani ma nei quali lavoriamo da anni”, come “Cuba ed Etiopia”, che “non hanno un livello di sviluppo paragonabile al nostro”, eppure “hanno realizzato una cooperazione di ritorno alla quale Aics ha dedicato l’ultimo numero del suo magazine online, Oltremare”.

MAESTRIPIERI (AICS): RISPETTARE IMPEGNI SU RISORSE

Un appello a non ridurre le risorse per la cooperazione allo sviluppo e al contrario ad aumentarle, nel rispetto degli impegni assunti a livello internazionale e previsti peraltro dalla legge nazionale, è stato rivolto oggi dal direttore di Aics, Luca Maestripieri, nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati.

Secondo il responsabile, “è fondamentale non ridurre le risorse già calate nel 2018 dallo 0,30 allo 0,25 per cento del Prodotto interno lordo e avvicinarsi invece allo 0,7, un livello che è frutto di impegni internazionali assunti dal nostro Paese e che è menzionato all’articolo 30 della Legge 125 del 2014″.

MAESTRIPIERI (AICS): 60 ASSUNZIONI, SI VOLTA PAGINA

L’assunzione di 60 funzionari, tramite un concorso per il quale sono giunte circa 10.000 domande, si rivelerà fondamentale per il futuro dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics): lo ha detto oggi Luca Maestripieri, direttore dell’ente, nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati.

“Finalmente a inizio giugno è stato bandito un concorso per 60 funzionari che mette Aics nelle condizioni di poter voltare pagina” ha detto il responsabile: “Era atteso da tanto tempo e i colleghi dell’Agenzia fanno affidamento su questo per poter ripartire con le attività”.

Maestripieri ha aggiunto che per il concorso sono giunte 10.000 domande. Secondo il direttore, le assunzioni si riveleranno “fondamentali per il futuro dell’azione” dell’Agenzia.

Il concorso per Aics, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 5 giugno, prevede l’assunzione di 60 unità complessive, alcune nel profilo amministrativo contabile e altre nei profili tecnico -professionali.

MAESTRIPIERI (AICS): IN MYANMAR HUB ASIA ORIENTALE

La cooperazione allo sviluppo italiana punta sulla sede in Myanmar, che diventa “hub” per tutta l’Asia meridionale, e chiude i propri uffici in Bolivia, pronta a ripensare il proprio ruolo in Sud America continuando a garantire le sue attività nell’area. Queste alcune delle scelte indicate nel Documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo per il trienno 2019-2021, presentate oggi in un’audizione alla Camera dei deputati dal direttore di Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Luca Maestripieri.

Nel corso del suo intervento, Maestripieri ha detto che Aics ha intenzione di rafforzare il ruolo della sede di Yangon, in Myanamar, anche per continuare a garantire la presenza in Vietnam, dove Aics ha previsto di chiudere la sede.
Nonostante il Vietnam non sia più un Paese prioritario per la nostra cooperazione da alcuni anni, il direttore ho sottolineato che resta una realtà “con grandi potenzialità per il nostro settore privato”, nel quale la nostra cooperazione “porta avanti attività dal valore di oltre 100 milioni di euro in crediti di aiuto”.

Maestipieri ha ricordato la prossima chiusura della sede boliviana di La Paz, con gli ultimi uffici di Aics in Sud America. Per il direttore c’è dunque l’opportunità per una riflessione sulla presenza italiana nella regione, sempre nell’ottica di “garantire le attività” portate avanti nell’area.

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