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Esplode la rabbia dei genitori di Taranto per un articolo dell’ex parlamentare Cazzola

Giuliano Cazzola, ex parlamentare del Popolo della Libertà: "Muoiono molti più bambini di fame in quei Paesi in cui non sanno che cosa sia una ciminiera"

Pubblicato:10-07-2019 11:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:30
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ROMA – I componenti dell’associazione Genitori tarantini sono indignati. Le mamme e i papà rimasti orfani dei propri figli “morti – dicono – per malattie provocate dall’inquinamento ambientale”, definiscono “insopportabile” il contenuto di un articolo firmato da Giuliano Cazzola, sul sito Sussidiario.net. Così, hanno preso carta e penna e deciso di scrivere una lettera per manifestare il disappunto.

“Il suo articolo è concluso da una frase che fa rabbrividire: “…ma muoiono molti più bambini di fame, di malattie e di stenti in quei Paesi in cui non sanno che cosa sia una ciminiera”. Ci preme portare alla sua attenzione che anche i bambini che muoiono a Taranto, dopo essersi ammalati e aver, di conseguenza, sofferto non sanno cosa sia una ciminiera; molti muoiono senza conoscere neppure il significato della parola lavoro”.

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E attaccano: “In questo caso sappiamo che sono in buona compagnia: la sua, visto che lei sembra volerci fare intendere che quelli offerti dall’industria dell’acciaio siano posti di lavoro”.

“Pensare che si possa considerare lavoro qualcosa che va contro la Costituzione italiana, è davvero inaccettabile”, aggiungono e proseguono: “Lei parla di Procure e lobby ambientaliste (addirittura) come coloro che riescono a mettere in soggezione i sindacati. Possiamo anche essere d’accordo sull’enorme coda di paglia mostrata a più riprese da questi ultimi, ma non dobbiamo dimenticare che tra i compiti del sindacato c’è anche quello di tutelare la salute e la sicurezza sul posto di lavoro. Per quanto riguarda le procure, queste sono state messe a tacere dai vari governi impegnati nella gara a chi fa più decreti legge a favore dell’acciaio e dei suoi produttori”.

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“Prima di prendere una penna in mano o apprestarsi a battere le dita su una tastiera, è sempre conveniente ricordare quanto valore abbiano le parole. Lei – scrivono dall’associazione – ha voluto esagerare, con l’ultimo periodo del suo articolo. Sappiamo che per questo non proverà vergogna, avendo fatto della sua vita un continuo saltare da un partito all’altro. Non si preoccupi per questo: in politica, come lei ce ne sono tanti, purtroppo”, concludono.

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