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Banche, Patuelli: “Più impegno Italia in Ue o si finisce come Sudamerica”

Visco: "Prudenza e lungimiranza o rischio crisi"

Pubblicato:10-07-2018 10:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:21
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ROMA – Serve più impegno dell’Italia nella UE o c’e’ il rischio di finire “nei gorghi di un nazionalismo mediterraneo”. Così il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, nella sua relazione all’assemblea Abi 2018. “La scelta strategica- aggiunge- deve essere di partecipare maggiormente all’Unione Europea impegnando di più l’Italia nelle responsabilità comuni, anche con un portafoglio economico nella prossima commissione europea. Altrimenti l’economia italiana potrebbe finire nei gorghi di un nazionalismo mediterraneo molto simile a quelli sudamericani. In questa primavera in Argentina il tasso di sconto ha raggiunto perfino il 40%. Con la Lira italiana, negli anni Ottanta, il tasso di sconto fu anche del 19%”, spiega Patuelli.

“SERVE UNIONE BANCARIA CON REGOLE UGUALI PER TUTTI”

“In Europa occorre una nuova spinta per un’Unione bancaria con regole identiche, con Testi unici di diritto bancario, finanziario, fallimentare e penale dell’economia e con coerenza fra regole contabili e prudenziali”. “Bisogna superare le contraddizioni a cui sono soggette le banche che debbono operare come banche d’Europa, con la Vigilanza unica, e contemporaneamente come banche con ancora nazionali e diversi diritti bancari, finanziari, fallimentari, penali dell’economia e soggette alla concorrenza dei diritti tributari. La concorrenza in Europa si basa molto anche sulla produttivita’ della giustizia civile. La concorrenza e’ indispensabile e necessita di regole identiche in Europa, con uguali punti di partenza, altrimenti diviene conflitto. Questi testi unici sono molto urgenti e possono anche favorire la riduzione e la condivisione dei rischi per la realizzazione del terzo pilastro” , termina Patuelli.


“GRANDI SFORZI BANCHE PER SOSTENERE RIPRESA”

“Le banche in Italia stanno facendo grandi sforzi e progressi per la ripresa, hanno fortemente rafforzato le loro solidita’ patrimoniali con addirittura 70 miliardi di aumenti di capitale e ancor piu’ colossali continui prudenziali accantonamenti anche per far fronte ai costi della decennale crisi che in Italia e’ stata piu’ intensa”. “Al netto degli accantonamenti le sofferenze sono ridotte a circa 50 miliardi rispetto ai 90 del picco del 2015. I crediti deteriorati netti sono 135 miliardi rispetto ai 200 di giugno 2015. Ora proseguiamo in questi sforzi”.

“PASSI IN AVANTI ITALIA CON RIFORME, PROSEGUIRE COSÌ”

“L’Italia deve ammodernare le sue spesso vetuste normative, allineandole ai migliori standard europei. Negli ultimi anni l’Italia ha compiuto passi avanti nelle regole del mercato. In autunno e’ stata approvata la riforma del diritto fallimentare del 1942: sollecitiamo l’emanazione dei relativi decreti delegati”.  “La fine della legislatura non ha permesso l’approvazione della riforma della giustizia civile che e’ prioritaria”.

“DRAGHI HA SALVATO ITALIA E FAVORITO RIPRESA”

“La politica monetaria della Bce di Mario Draghi ha salvato l’Italia”. “La Bce di Mario Draghi- sottolinea- ha garantito tassi assai bassi che, penalizzando le banche, hanno favorito la ripresa e salvato la Repubblica nella gestione del debito pubblico il cui peso, altrimenti, sarebbe caduto fiscalmente e drammaticamente sulle imprese e sulle famiglie italiane”.

“CHIARIRE RESPONSABILITA’ CRISI BANCHE”

“Per voltare definitivamente pagina, occorre sia fatta definitiva luce sulle responsabilita’ nelle crisi bancarie”.  “Le banche sane sono moralmente parte civile avendo subito i danni dalle crisi bancarie altrui. Abbiamo grande rispetto per la Magistratura e attendiamo, il piu’ presto possibile, le conclusioni dei processi”.

“GRANDI SFORZE BANCHE MA PESA AUMENTO SPREAD”

“Le banche italiane proseguono i grandi sforzi e progressi per la ripresa, ma ogni aumento dello spread impatta su Stato, banche, imprese e famiglie rallentando la ripresa”.

“SI’ A INNOVAZIONE MA NON A SCAPITO LEGALITA'”

“L’innovazione non deve mai andare a scapito della legalità e le regole dello Stato costituzionale di diritto debbono applicarsi ugualmente al mondo reale e a quello virtuale”. “Efficienza e garantismo, fintech e diritto- prosegue- debbono procedere assieme. Le innovazioni nel mondo bancario italiano si sviluppano e continueranno con velocità molto elevata, con una rivoluzione tecnologica, culturale e metodologica che sta facendo competere le migliori con le più efficienti d’Europa. Le banche costruiscono l’avvenire nel pluralismo competitivo, con scelte d’impresa orientate a fornire a ciascuno libertà e responsabilità di preferire di volta in volta prodotti e servizi, con sempre più nuove tecnologie e senza cadere nell’errore di mitizzare le macchine a scapito delle persone e delle libertà”.

“RIDURRE DEBITO PUBBLICO PER ABBASSARE TASSE”

“In Italia per diminuire la pressione fiscale si deve ridurre il debito pubblico“. “Il peso maggiore della crisi l’hanno sostenuto le banche, compresse dalla crisi, da tassi infimi e da norme in continuo mutamento, talvolta anche da eccessi di burocratizzazione che non servono all’Europa”.

“CON CRISI BANCHE CLIMA GIACOBINO E CALO FIDUCIA”

“In Italia le crisi bancarie hanno riguardato undici società’ e hanno ‘stimolato un clima spesso giacobino e pesato sulla fiducia che è premessa di sviluppo”.

“CONTRATTO PUNTI SU EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ”

Il nuovo contratto nazionale del settore bancario “dovrà incoraggiare efficienza ed economicità per favorire la ripresa dello sviluppo e dell’occupazione, cogliendo ogni aspetto innovativo, guardando innanzi con lungimiranza”.

VISCO: PRUDENZA E LUNGIMIRANZA O RISCHIO CRISI

Nelle scelte di politica economica “servono prudenza e lungimiranza, per evitare tensioni o possibili crisi e per non lasciare in eredità agli italiani di domani un debito più elevato e un reddito più basso”. Lo dice il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo all’assemblea annuale Abi.

“RIFORME SENZA SLANCIO, ITALIA VULNERABILE SE ARRIVA CRISI”

“Le riforme hanno perso slancio, l’Italia oggi sarebbe più vulnerabile se ci fosse una nuova crisi” .

“ECONOMIA ITALIANA RALLENTA MA SEGNALI POSITIVI”

“L’economia italiana, come le altre principali, rallenta, i segnali di decelerazione si sono estesi alla primavera”.”La fiducia delle famiglie e delle imprese si mantiene su livelli elevati, salgono i prestiti bancari e migliora il mercato del lavoro“.

“COMPLETARE RIFORMA POPOLARI, BCC VA AVANTI”

“La riforma delle banche popolari va portata a compimento”. “Le rimanenti popolari di dimensione rilevante possono così conseguire i miglioramenti della governance e la partecipazione ad aggregazioni, mentre le piccole possono beneficiare di iniziative di integrazione”. Quanto alla Bcc ” sta proseguendo come previsto dalla legge, il percorso di riforma è ampiamente condiviso dalla categoria”, conclude.

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