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Stadio Roma, i comitati vanno al Tar sulla delibera di pubblico interesse

Le associazioni territoriali contro il progetto stadio a Pietralata, che definiscono un progetto costoso e inaccettabile per la localizzazione prevista

Pubblicato:10-06-2023 12:11
Ultimo aggiornamento:10-06-2023 14:34
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stadio roma pietralata
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ROMA – “Ogni dichiarazione dell’assessore Maurizio Veloccia è per noi una occasione per ribadire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la reale volontà di questa giunta è di portare avanti a tappe forzate un progetto tanto inaccettabile nella prevista localizzazione quanto costoso per le tasche dei cittadini di tutta Roma”. Così in una nota i cittadini delle associazioni territoriali contrarie al progetto stadio a Pietralata. “L’assessore ha difatti già deciso ‘di avviare e completare in tempo piuttosto ristretto’ il dibattito pubblico, sancendo pertanto l’inutilità di un momento dell’iter, che invece dovrebbe essere dedicato al dialogo, alla condivisione e all’ascolto delle istanze dei cittadini e delle associazioni del II e del IV Municipio- spiegano comitati e associaizoni-. Un modo per rimarcare la distanza siderale che divide la politica comunale e municipale dai cittadini. Un vero vulnus democratico che riteniamo estremamente
grave”.

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“CI OPPORREMO IN OGNI SEDE PER IMPEDIRE ESPROPRI”

“Cogliamo l’occasione per informare l’assessore, il sindaco, i Municipi e l’As Roma, che procederemo a contestare al Tar la delibera di pubblico interesse approvata il 9 maggio (pubblicata il 6 giugno)- proseguono- e qualsiasi altro documento verrà prodotto; che ci opporremo in ogni sede riterremo opportuna, sino all’ultimo grado di giudizio, per impedire gli eventuali espropri o allontanamenti che riguarderanno le famiglie abitanti e residenti nell’area individuata, sia perpetrate dal Comune che da terzi, e che difenderemo attraverso la condivisione, la conoscenza e la partecipazione il parco di Pietralata che spetta ai cittadini”.


“E’ giunto il momento- concludono- di smascherare la finzione delle dichiarazioni ambientaliste e ecologiste di questa giunta e dei suoi rappresentanti che con la scusa della lotta all’inquinamento adottano azioni liberticide ed economicamente svantaggiose per i cittadini, salvo poi condannare alla cementificazione 14 ettari di verde pubblico, sacrificandoli sull’altare della speculazione edilizia e di interessi privati”.

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