Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – “Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Antonio La Forgia a cui ero legato da sentimenti di autentica amicizia. Ho fatto con lui numerosissime chiacchierate, spesso ci siamo sentiti al telefono e non abbiamo mai interrotto il nostro lungo rapporto”. Così Romano Prodi dopo la scomparsa dell’ex presidente della Regione Emilia-Romagna che tra l’altro fu tra i primi ad aderire al progetto dell”Asinello’ del Professore. “Ricordo con affetto e commozione i giorni in cui abbiamo condiviso la costruzione del progetto politico che poi è confluito nell’Ulivo, il confronto con lui è stato sempre arricchente sul piano culturale e su quello politico, al quale Antonio ha contribuito tanto. Sentiremo molto la sua assenza e mancherà la sua vivace e creativa intelligenza”, conclude Prodi.
“Se ne va per sempre un uomo di grande cultura, mai sopra le righe, forte della sua forza di pensiero. Un politico in grado di intravvedere prima il futuro e tracciare la strada di un riformismo che guardasse in primo luogo al rinnovamento delle istituzioni e del Paese. Senza dubbio uno dei protagonisti della costruzione di un’Emilia-Romagna regione dalle solide fondamenta sociali e capace di guardare avanti, alla pari delle aree più all’avanguardia in Europa e nel mondo”, afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricordando La Forgia, suo predecessore dal 1996 al 1999, poi presidente dell’Assemblea legislativa regionale dal 2000 al 2005 e successivamente deputato della Repubblica. Nato a Forlì nel 1944, laureato in Fisica, La Forgia è venuto a mancare dopo una lunga malattia e da alcuni giorni era in stato di sedazione profonda.
La Forgia è stato “un pensatore coraggioso, ma anche un amministratore capace e lungimirante. Lo ricordo- prosegue Bonaccini- per l’eleganza, la schiettezza e l’intelligenza con cui affermava le proprie idee, anche quando le sue parole e le sue posizioni erano dense di contenuto e di sfida politica. Nelle sue lucide analisi, le argomentazioni non lasciavano spazio a reticenze. La sua capacità di critica e di interpretare una sinistra e una politica riformiste, sempre attente a nuove soluzioni e mai propense a guardare al passato, lo rendono uno dei maggiori esponenti del campo progressista e del centrosinistra, in Emilia-Romagna e nel Paese”. È addolorato anche il deputato Pd Andrea De Maria per la scomparsa di “un maestro, un compagno, un amico. Restano i suoi insegnamenti, il suo coraggio, lo sguardo lungo di chi ha sempre visto nell’impegno politico un dovere civile. Fino alla fine nella scelta più difficile”.
“Ci lascia Antonio La Forgia. Uomo di intelligenza grandissima, collega affettuoso negli anni trascorsi in Parlamento, vivace e coraggioso protagonista della vita politica italiana. Riposa in pace Antonio. Ti porterò nel cuore”. Lo scrive sul proprio profilo Twitter la responsabile Salute del Partito democratico Sandra Zampa.
“Esprimo profonda commozione per la scomparsa di Antonio La Forgia, un uomo politico e di governo, un intellettuale di grande valore. Come amministratore, parlamentare e presidente della regione ha rappresentato i valori e le qualità migliori di questa terra senza mai rinunciare al coraggio dell’innovazione, essendo così espressione del miglior riformismo. Colpiva la grande qualità e dignità che dimostrava in ogni sua scelta, che si faceva sempre rispettare, e che ha dimostrato anche negli ultimi momenti della sua vita. Con lui viene a mancare una voce originale, importante, mai scontata e in continua ricerca ma sempre costruttiva nel dibattito politico della sinistra. Il mio cordoglio va alla famiglia e a tutta la comunità politica bolognese ed emiliano romagnola”. Così il senatore Vasco Errani sulla scomparsa di Antonio La Forgia.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it