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VIDEO | A Bologna riapre la Casa di Lucio Dalla e ‘suona’ anche la via

Da sabato ok a visite ma per la statua in piazza si deve aspettare

Pubblicato:10-06-2020 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:28
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BOLOGNA – “Si muove la città con le piazze e i giardini e la gente nei bar”. Così cantava Lucio Dalla ne ‘La sera dei miracoli’ e, un po’ come succede dopo un brutto sogno, Bologna piano piano si sta muovendo, risvegliando, e insieme a lei tornano anche le visite alla Casa di Lucio Dalla, in via D’Azeglio. Da sabato, la casa-museo dedicata al cantautore bolognese riapre le sue porte ai visitatori, in due date (sabato 13 e 20) alle quali è già possibile prenotarsi. Ma la Fondazione Lucio Dalla, che proprio prima del lockdown a causa dell’emergenza coronavirus aveva annunciato la rassegna ‘Si muove la città’, anticipa che questi appuntamenti faranno da apripista a tutte le altre iniziative dedicate a Dalla. “Si tratta non solo di aprire le porte di quel luogo straordinario ma è una porta in più che si riaprire in città dopo un periodo difficile. Ricordo che visitare la Casa Lucio Dalla è al tempo stesso un’opportunità per ricordare un grande artista e per promuovere Bologna come Città della Musica”, dice Matteo Lepore, assessore comunale alla Cultura.

LE VISITE

Le visite saranno suddivise per gruppi e fasce orarie, con il primo ingresso alle 10 e l’ultimo alle 18. I gruppi, che saranno al massimo di 18 persone, saranno accompagnati da guide professioniste che avranno anche il compito di fornire tutte le linee guida per la sicurezza dei visitatori e sarà obbligatorio l’uso della mascherina.  In concomitanza alla riapertura della Casa di Lucio Dalla “riaccenderemo la musica in via D’Azeglio e le canzoni di Lucio, sempre piene di speranza nel futuro, saranno la colonna sonora delle passeggiate che abbiamo imparato a riconoscere come momenti preziosi”, annuncia Simone Dionisi, presidente del consorzio degli esercenti di Via D’Azeglio pedonale. La Fondazione che cura le iniziative dedicate al cantautore anticipa di stare lavorando anche all’ipotesi di realizzare degli incontri virtuali ‘da Lucio’, per arricchiere le iniziative culturali della città. Nessuna novità invece per la statua di Lucio in piazza De’ Celestini: “se ne tornerà a parlare più avanti, dopo l’estate- spiega la Fondazione- auspicando che questa posa possa celebrare il comune successo nell’impresa eccezionale alla quale tutti insieme ci stiamo dedicando, quella della normalità”.


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