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Passaggi a livello, ancora 4 morti nel 2018. Quest’anno ne spariranno altri 120

Nel 2018 ci sono stati 9 incidenti ai passaggi a livello, contro i 28 del 2017. Continua il piano di eliminazione: ora sono 4.400, negli anni '90 erano oltre 12.000

Pubblicato:10-06-2019 11:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:23
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BOLOGNA – Nel 2018 sono diminuiti del 64% il numero di incidenti ai passaggi a livello, rispetto all’anno precedente: sono stati infatti nove gli incidenti verificatisi nel 2018, a fronte dei 28 del 2017. Il bilancio complessivo è di quattro morti e venti feriti. Fra questi, un morto e la totalità dei feriti, sono relativi allo scontro avvenuto a Caluso (23 maggio 2018) di un tir con un treno. Nel 2017 i decessi, invece, erano stati sei.

Fretta e distrazione restano ancora le principali cause di incidenti ai passaggi a livello, nonostante i numeri in calo.

Obiettivo del Gruppo FS Italiane – anche quest’anno al fianco di Ilcad (International Level Crossing Awareness Day), la campagna internazionale di informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello promossa dalla Union Internationale des Chemins de Fer (Uic) – è quello di azzerare progressivamente il numero di incidenti e morti ai passaggi a livello.



Stress e stanchezza, ma anche distrazioni a causa dei cellulari

Gli incidenti ai passaggi a livello, raramente imputabili al sistema ferroviario, dipendono principalmente dal mancato rispetto del Codice della Strada (art. 147), da fretta, distrazione e comportamenti abitudinari errati. Cause sono anche stanchezza, stress, velocità elevata, abuso di alcol o sostanze stupefacenti.

Automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, spesso indisciplinati o distratti da smartphone e dispositivi elettronici, sottovalutano i rischi connessi all’attraversamento di un passaggio a livello, in corso di chiusura o chiuso, mettendo in pericolo la propria vita, quella degli altri utenti della strada e di quanti viaggiano sui treni.

Nel 2019 saranno eliminati altri 129 passaggi a livello

Parallelamente, il piano di eliminazione dei passaggi a livello predisposto da Rete Ferroviaria Italiana prosegue senza sosta. Rfi prevede di eliminare nel 2019 ulteriori 120 passaggi a livello, di cui 85 in consegna a privati, e di realizzare opere per circa 60 milioni di euro.

Nel 2018 sono stati 101 gli incroci fra strada e ferrovia eliminati, di cui 87 in consegna a privati. Una media di oltre una soppressione ogni quattro giorni, con un investimento economico di circa 72 milioni di euro.

Oggi ce ne sono 4.427, negli anni ’90 erano 12.000

Oggi la rete ferroviaria nazionale – oltre 16.700 chilometri di linee – è intersecata da 4.427 passaggi a livello, di cui 653 in consegna a utenti privati. A inizio anni ‘90 i passaggi a livello attivi sul territorio nazionale erano oltre 12mila.

Negli ultimi venti anni sono stati quindi eliminati circa 8mila attraversamenti fra strada e ferrovia con un investimento economico da parte di Rete Ferroviaria Italiana di circa 1,5 miliardi di euro. Gli interventi sono finanziati dallo Stato con appositi fondi e concordati con Regioni, Province e Comuni e Enti che gestiscono servizi, quali ad esempio Anas.


Migliorati i sistemi di sicurezza

Tutte le nuove linee ferroviarie sono realizzate senza passaggi a livello. Il piano di eliminazione dei passaggi a livello è soltanto una delle azioni avviate dal Gruppo Fs Italiane – in linea con il Piano industriale 2019-2023 – per migliorare la sicurezza della circolazione ferroviaria e stradale. Nel piano di interventi rientrano infatti anche le attività di manutenzione e di upgrade tecnologico degli strumenti di controllo che regolano i sistemi di attraversamento a raso. Quasi la totalità, circa il 95%, degli attuali 3.774 passaggi a livello gestiti direttamente da Rfi sono attrezzati con avanzati sistemi tecnologici che li rende sempre più affidabili e sicuri, tra cui il sistema Protezione automatica integrativa – Passaggi a livello (PAI-PL).

Il PAI-PL rileva la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e consente di arrestare la circolazione ferroviaria fino alla risoluzione dell’anormalità. L’automazione di ulteriori passaggi a livello è prevista nell’ambito dei programmi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico di ciascuna regione.

Quali sono i comportamenti sicuri

Autotrasportatori e conducenti di mezzi pesanti spesso sottovalutano i rischi anche per inadeguata formazione o carenza di informazioni su potenziali pericoli e conseguenze di un eventuale impatto con un treno. La Uic quest’anno ha pertanto deciso di rivolgersi agli autisti professionisti invitandoli a prestare massima attenzione all’attraversamento dei passaggi a livello. Scopo della campagna Ilcad è quello di informare e sensibilizzare tutte le persone (pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti, autotrasportatori) sui comportamenti sicuri da adottare in prossimità delle intersezioni con le linee ferroviarie:

  • attraversare solo quando le barriere sono completamente alzate;
  • fermarsi quando le sbarre sono in chiusura;
  • attendere la riapertura delle barriere;
  • non scavalcare né passare sotto le sbarre quando sono chiuse;
  • non sollevare le barriere quando sono abbassate;
  • rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello;
  • osservare scrupolosamente le norme del Codice della Strada (art. 147) tra cui, per esempio, l’obbligo di sgombrare il passaggio anche abbattendo una barriera quando necessario.

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