ROMA – “Io la soluzione sull’Ilva non la dico qui. Noi ascolteremo i commissari, i potenziali acquirenti, i sindacati, le associazioni ambientaliste di Taranto, il sindaco. Quindi verificheremo lo stato dell’arte e capiremo le soluzioni. Tutto sara’ fatto con la massima responsabilita per il bene del paese”.
“Sulla questione dell’Ilva quello che ho detto non e’ in contrapposizione con Grillo. Io incontrero’ le parti- aggiunge- e cerchero di capire lo status del dossier. Mi sembra una posizione prudente, quella di un ministro che non vuole creare choc economici o sociali. Si devono ascoltare tutte le parti”.
“Oggi si riunisce il vertice di coalizione con il premier per individuare quelle che saranno le figure da approvare successivamente in Consiglio dei ministri”. Lo dice Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello sviluppo economico, a ‘Mezz’ora in più’ su Raitre. “Oggi nel vertice tra me, Salvini e Conte non si discutera’ delle commissioni parlamentari”.
“Il Copasir per legge e’ espressamente dato a all’opposizione”. Anche Fdi e’ opposizione? “Lo decidera il parlamento”.
“Voglio smentire qualsiasi percezione che l’Italia si voglia smarcare dal nucleo europeo”.
“Che la legge Fornero sia da superare e’ un obiettivo del governo”.
“No, la pace fiscale si deve attuare e non deve avere nessun carattere condonistico”. Lo dice Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello sviluppo economico, a ‘Mezz’ora in più’ su Raitre, rispondendo alla domanda se la pace fiscale sia un condono.
“Il ministro Tria nello spiegare questi punti ha rappresentato la linea economica di questo governo. Vogliamo andare ai tavoli europei per ottenere i margini flessibilita’ per poter fare investimenti in Italia e fare le riforme strutturali. Non sto dicendo che tutti i soldi andremo a prenderli in Europa, c’e’ anche tanto da recuperare dalla spending review“. Andremo “a quei tavoli- aggiunge- con il massimo del dialogo e della fermezza chiedendo quei margini a cui crediamo abbia diritto” il paese. “E nessuno va con la pistola fumante sul tavolo”.
“Agli investitori, all’Unione europea alla Comunità internazionale vorrei dire che il nostro obiettivo è voler bene all’Italia. Voler bene all’Italia e anche tenere i conti in ordine. Noi tifiamo per l’italia non siamo contro l’Italia”.
“Nella Tav quello che abbiamo” scritto nel contratto e’ che vogliamo “ricontrattare totalmente quell’opera. Non sara’ fatto in maniera unilaterale, ma bilaterale. Parleremo con l’omologo francese e discuteremo”
“Con Calenda “in realta’ ci eravamo organizzati per il passaggio di consegne. Poi ho visto queste dichiarazioni pubbliche. Ci eravamo organizzati per farlo, ma sono stati giorni difficili, diciamo…”.
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