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Mafia Capitale. Castiglione: “Buzzi non faccia il mio nome, io sono sereno”

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Pubblicato:10-06-2015 14:33
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:22

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G. Castiglione

G. Castiglione

ROMA – “Buzzi non tiri in ballo il mio nome, la mia posizione è assolutamente lineare. Odevaine? Le sue parole si commentano da sole. In questo Paese non si affrontano questioni in maniera seria, tutti parlano di tutto senza sapere nulla”. Così il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione, ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano’ su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’università Niccolò Cusano. Castiglione, indagato per turbativa d’asta sull’appalto per la gestione del Cara di Mineo, ha spiegato: “Quello che emerge dall’inchiesta di Roma è sconvolgente. Essere tirato in ballo in una vicenda così grave non è il massimo, ma sono abbastanza sereno e spero che nel più breve tempo possibile venga chiarita la mia posizione, che è assolutamente lineare. Ho assoluta fiducia nella magistratura”. Riguardo alla situazione del Cara di Mineo, “io sono stato soggetto attuatore di un provvedimento della Protezione civile nel luglio del 2011, poi mi sono dimesso a giugno 2013. Quindi la mia vicenda non riguarda il 2014 e l’appalto di 100 milioni di cui si continua a parlare”. Sulle dichiarazioni di Buzzi: “Dica le cose che sa ma non tiri in ballo il mio nome. Stesso discorso per Odevaine, le sue parole si commentano da sole. Può anche essere successo che sia venuto a Catania e io l’abbia invitato a pranzo, ma io non mi sono mai occupato di bandi e gare, questi sono temi che spettano ai tecnici”.

Castiglione ha quindi spiegato di “non aver sentito” Renzi, “ma ho avuto tante attestazioni di fiducia da parte dei colleghi. Non vorrei che questa vicenda fosse strumentalizzata contro il governo sul piano politico, o se questo sia l’intento di Buzzi che ha detto ‘Vogliamo far cadere il governo’. Io credo che la politica dovrebbe fare qualche riflessione: è una politica troppo debole, non ci sono amministratori all’altezza di affrontare una burocrazia molto spesso elefantiaca. Questo non è più un Paese in cui si affrontano le questioni in maniera seria. Tutti parlano di tutto, senza conoscere gli atti amministrativi e senza aver mai amministrato. Quando uno parla di trasparenza e legalità- ha concluso Castiglione- dovrebbe prima aver amministrato in maniera trasparente”.


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