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David di Donatello, i candidati incontrano Mattarella al Quirinale

Il Presidente della Repubblica: "Il cinema è parte di noi, i David progettano il futuro"

Pubblicato:10-05-2023 14:34
Ultimo aggiornamento:10-05-2023 14:48

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ROMA – Si è svolta questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presentazione dei candidati ai Premi David di Donatello per l’anno 2023. La cerimonia, condotta da Geppi Cucciari, è stata aperta dalla proiezione di un video realizzato da Rai Cultura a cui è seguito l’intervento di Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. La lettura delle candidature è stata intervallata dall’esecuzione di alcuni brani da parte del Maestro Danilo Rea dedicati a colonne sonore del cinema italiano e internazionale. La conduttrice ha intervistato la vincitrice del David alla carriera, Marina Cicogna e i vincitori dei David speciali 2023, Isabella Rossellini ed Enrico Vanzina. La cerimonia si è conclusa con il saluto del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il discorso del Presidente della Repubblica. Erano presenti i candidati ai Premi, il Presidente dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS), Francesco Giambrone, il Presidente dell’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali (ANICA), Francesco Rutelli, esponenti della cultura, dello spettacolo e dell’industria cinematografica.

MATTARELLA: IL CINEMA È PARTE DI NOI, I DAVID PROGETTANO IL FUTURO

Il cinema è parte di noi. Lo è anche mentre progetta il suo futuro. La cerimonia del David di Donatello valorizza i talenti del presente e guarda a quelli del domani. È un incoraggiamento al cinema e all’Italia“.

MATTARELLA: FILM-CAPOLAVORO HANNO PORTATO TALENTO ITALIANO NEL MONDO

“Alla prima edizione del David, nel 1956, venne premiato Vittorio De Sica per ‘Pane, amore e…’. Compie sessant’anni ‘Il Gattopardo’ di Luchino Visconti. Cinquant’anni or sono – era il 1973 – arrivò nelle sale ‘Amarcord’ di Federico Fellini, poi vincitore dell’Oscar. Potrei continuare, ma rischierei di omettere e trascurare capolavori molto più di quanti sarebbe possibile citare. È una sequenza emozionante di film che hanno fatto epoca, che hanno fatto conoscere il nostro talento nel mondo, che hanno anche scandito la vita della Repubblica e riempito l’album dei nostri ricordi“.


MATTARELLA: CINEMA PATRIMONIO DI ARTE E CULTURA DELLA STORIA ITALIANA

Questa giornata è la festa del cinema italiano ma anche una importante vetrina. Ogni anno è un punto di avanzamento. Grande riconoscenza – dice Mattarella – rinnoviamo nei confronti di Gian Luigi Rondi, che ebbe l’intuizione di questo premio 68 anni or sono, riuscendo con grande tenacia a radicarlo e farlo crescere. Lo ricordiamo mentre portiamo avanti il testimone che ci ha lasciato”. Il capo dello Stato sottolinea: “Il cinema è immaginazione e storia, emozione e cultura. E’ anche svago, sogno, libertà. Ha impresso segni indelebili nella memoria di ciascuno e appartiene alla nostra civiltà come uno dei suoi tratti identitari. Sappiamo che continuerà a essere così anche se il cinema sta cambiando, sospinto da rapide trasformazioni nella tecnologia e nel linguaggio, nella produzione e negli strumenti. Proprio i David ci aiutano a tracciare e scandire il percorso, ad avere la percezione del cammino compiuto, dei valori in campo, di questo patrimonio di arte e cultura che fa pienamente parte della storia italiana. Il cinema è un testimone che passa di mano in mano“.

MATTARELLA RICORDA GINA LOLLOBRIGIDA: UNA PROTAGONISTA

“Mentre celebriamo la bellezza delle opere, degli autori, delle interpretazioni – che la giuria del David ha selezionato per quest’anno – ricordiamo, coloro che ci hanno lasciati di recente: Gina Lollobrigida che ricordo qui qualche anno addietro e le altre grandi figure che ci hanno lasciato, protagonisti del cinema italiano, hanno onorato il cinema e desidero aggiungere il mio ricordo personale e la riconoscenza dell’Italia“. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alla cerimonia di presentazione dei candidati ai premi “David di Donatello” al Quirinale durante cui in un video è apparsa, come tributo, anche Gina Lollobrigida. Il capo dello Stato sottolinea che i “premi alla carriera e i premi speciali, che di anno in anno vengono assegnati” sono “testimonianza” della storia del cinema “come parte della storia italiana“. “In questa edizione – ha detto Mattarella – i riconoscimenti sono stati attribuiti a Isabella Rossellini ed Enrico Vanzina, personalità di grande rilievo del nostro cinema, che sono state anche capaci di mettere a frutto, con originalità, l’eredità ricevuta da interpreti di valore come i loro padri, i loro genitori. Affianco i miei ai meritati complimenti che hanno ricevuto. E mi congratulo con Marina Cicogna, produttrice coraggiosa e poliedrica, anch’essa cresciuta in una famiglia che amava e ha dato molto al cinema. Raccogliere il testimone è una straordinaria opportunità ma è anche una impegnativa responsabilità, che espone sovente ai giudizi più esigenti“.

MATTARELLA: PROMUOVERE CULTURA PROMUOVE LA LIBERTÀ

Il nostro talento continua a essere apprezzato ovunque. Il gusto e la qualità italiana hanno nel cinema, con le sue radici e le sue icone, un grande propulsore. Le istituzioni sono chiamate a sostenere la cultura nelle sue diverse espressioni. Promuovere cultura vuol dire anzitutto promuoverne la sua libertà“.

MATTARELLA: LE SALE, I ‘NUOVO CINEMA PARADISO’, PATRIMONIO DI SOCIALITÀ

Tra i problemi delle trasformazioni che l’industria del cinema vive “vi è quello che riguarda le presenze nelle sale cinematografiche”. Le presenza in sala “purtroppo non sono soddisfacenti, e anche il confronto con Paesi vicini ci vede indietro. Occorre attenzione. Le sale – i tanti nostri ‘Nuovo Cinema Paradiso’ – rappresentano un patrimonio di socialità. Non vanno ignorati i problemi ma nel cambiamento il cinema può certamente vincere la sua partita. È una prospettiva che poggia su basi concrete. Accanto all’aumento di produzioni e co-produzioni italiane, accanto alle tante domande di girare film e serie tv nel nostro Paese, ci sono tanti giovani registi che seguono le orme dei loro maestri, e nel cammino professionale non tardano a sperimentare le loro idee, a esprimere una propria creatività”.

MATTARELLA: CINEMA UN’INDUSTRIA IMPORTANTE, NEANCHE IL COVID LO HA FERMATO

Questo patrimonio di invenzioni, di professionalità, di creazione artistica, di supporto industriale divenuto col tempo un’importante infrastruttura del Paese, ha generato sapere, percezioni condivise. Ha prodotto una scuola, ha ampliato le potenzialità espressive della società. Il cinema ha fornito un contributo significativo allo sviluppo della nostra civiltà. Il Premio David di Donatello esprime questo senso della storia. Storia del cinema che è storia italiana. Abbiamo superato le insidie più gravi di una pandemia – ricorda il capo dello Stato – che ha lasciato segni drammatici e profondi nella vita sociale. Ha imposto una frenata a tante attività. Ma l’industria del cinema non si è fermata neppure durante il lockdown e ha ripreso velocemente il suo percorso“. Mattarella ha osservato che “la sempre più stretta correlazione tra produzioni cinematografiche e televisive, la molteplicità delle piattaforme hanno aperto strade nuove, che le professionalità del cinema sono riuscite a utilizzare con grandi risultati. L’ampio comparto dell’audiovisivo, un’industria che produce immagini e cultura, costituisce uno dei motori dell’economia nazionale. Le forme espressive e i linguaggi del cinema si sono dovuti aprire a un confronto per molti aspetti ineludibile e imprevedibile per molti aspetti. Non si deve mai aver paura dell’innovazione. Occorre però – ha ammonito il presidente – governarla non esserne interpreti inerti e passivi. Il ritmo delle trasformazioni si fa sempre più accelerato. Il cinema può acquisire nuovi formati, ma – va sempre ricordato – non può rinunciare a sé stesso, alla propria cultura, alla propria creatività“.

MATTARELLA: PNRR OPPORTUNITÀ STORICA, SERVONO DIALOGO E CONVERGENZE

“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha capitoli rilevanti che interessano il cinema e la cultura. È una opportunità storica quella che abbiamo davanti, una sfida che dobbiamo superare come Paese. La condizione per riuscire a ottenere i risultati migliori dai progetti messi in campo è la capacità di tutti gli operatori, delle istituzioni pubbliche, delle imprese, degli artisti come di ogni categoria di lavoratori del cinema, di dialogare proficuamente e trovare intese e convergenze”.

SANGIULIANO: PIÙ INCENTIVI A DISTRIBUZIONE NELLE SALE IN ESTATE

Il ministero della Cultura vuole continuare ad accompagnare l’intero settore nel suo percorso di crescita, concentrandosi in particolare su quei segmenti come le sale cinematografiche che stanno completando il recupero dei danni prodotti dalla pandemia“. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante la cerimonia di presentazione dei candidati ai premi David di Donatello al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Il primo decreto che ho firmato come ministro – ha ricordato Sangiuliano – è stato la previsione di un contributo corrisposto dal ministero agli esercenti cinematografici di tre euro per ciascun biglietto staccato per film italiani ed europei nel periodo tra il 16 giugno e il 16 settembre. Inoltre, per il periodo estivo sarà previsto un incentivo alla distribuzione ulteriormente potenziato“.

SANGIULIANO: È BIGLIETTO DA VISITA ITALIA, UN’INDUSTRIA CULTURALE

“Che ne siate consapevoli o meno, voi con la vostra attività cooperate alla costruzione di una autocoscienza diffusa che va dal gusto delle cose ben fatte, e all’impegno nel lavoro comune perché i film sono il frutto della collaborazione di tanti, per salire ai livelli più alti. Con le vostre opere, infatti, vi fate alfieri di valori che sono contenuti nel sollievo dell’intrattenimento, nella denuncia di drammi sociali o magari in un particolare racconto della politica. Voi siete un biglietto da visita della nostra Nazione, lo testimonia la storia del nostro cinema e dei riconoscimenti ottenuti nel mondo, dalla felice stagione del neorealismo all’epoca magica e sognante narrata da uno dei vostri colleghi più leggendari, Federico Fellini”, ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Il linguaggio cinematografico – sottolinea il ministro – è un po’ l’universo visivo di oggi, tutti lo comprendono immediatamente e tutti dunque nei vostri prodotti possono leggere più o meno indirettamente il volto odierno dell’Italia. Naturalmente nello svolgimento del vostro compito avete bisogno di essere sostenuti perché il cinema non solo è solo genio creativo ma è anche una filiera produttiva, è un’industria culturale. Il ministero della Cultura deve assolvere ai suoi compiti e per me non solo è un dovere istituzionale sovvenire alle vostre necessità ma anche un gradevole piacere giacché molti di voi e di vostri colleghi del passato hanno nutrito anche il mio immaginario personale. Ma credo che in ogni italiano ci sia una parte di lessico familiare che sia stato forgiato dal cinema“.

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