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Ultimo saluto a Luana D’Orazio: il feretro accolto da un lungo applauso

Al funerale della 22enne morta inghiottita da un orditoio sono accorse circa 400 persone, tra cui il governatore della Toscana Eugenio Giani e l'attrice Monica Guerritore

Pubblicato:10-05-2021 16:49
Ultimo aggiornamento:10-05-2021 17:53
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AGLIANA (PISTOIA) – “La tua scuola ti saluta. Ciao Luana”. L’ultimo saluto a Luana D’Orazio si sta consumando nella piccola chiesa di Cristo Risorto di Spedalino Asnelli, ad Agliana (Pistoia), davanti all’istituto elementare frequentato dalla 22enne inghiottita e uccisa da un orditoio in una fabbrica di Montemurlo, nel pratese. In quello stesso complesso dove c’è anche la materna del figlio, lasciato ora alle cure dei nonni. Un saluto che tutti gli accorsi al rito funebre (circa 400) celebrato dal vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, hanno tributato al feretro portato a spalla anche dal fidanzato, accolto da un lungo applauso una volta raggiunta la parrocchia.

Prima la chiesa è stata raggiunta dalle amiche, con il volto di Luana stampato su delle magliette bianche. Poco dopo è entrata anche Luana Coppini, la titolare dell’azienda in cui lunedì è morta l’operaia. E prima dell’inizio della celebrazione è arrivato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e Monica Guerritore, accompagnata dal marito Roberto Zaccaria: “Luana sognava di fare l’attrice e poi con grande senso di responsabilità, di maturità e di forza, ha messo da parte questo suo sogno per occuparsi del bambino, di sua mamma e questo dà anche il senso di quanto i giovani siano più forti di quello che noi pensiamo. Ha pensato a un lavoro sicuro e quella sicurezza è stata tradita. Sono qui in rappresentanza di tutte le mie colleghe attrici, per un po’ oggi avrà accanto il suo mondo, quello dello spettacolo”, ha detto l’attrice.

GLI AMICI SALUTANO LUANA CON LA CANZONE DI ASTRA. GIANI: “TUTTA LA TOSCANA È QUI”

“Il bello dell’amico è che non stanca mai”. Al termine della cerimonia funebre gli amici hanno salutato così Luana D’Orazio, la 22enne morta lunedì scorso in una fabbrica di Montemurlo, in provincia di Prato, con la canzone di Astra ‘Il bello dell’amico’. Palloncini bianchi in cielo, lacrime soffocate da lunghi abbracci. E una piccola comunità come Agliana, nel pistoiese, forse stordita dal clamore mediatico, dalle decine e decine di telecamere fuori dalla chiesa parrocchiale di Cristo Risorto, ma tutta racchiusa in questa morte tremenda: dai bambini delle elementari ai pensionati.


Una sensazione che il presidente della Regione, Eugenio Giani, allarga al termine del rito religioso: “È come se qui ci fosse tutta la Toscana, l’ho sentito nella commozione, nella partecipazione”. Parla con i giornalisti e si commuove quando si sofferma sui genitori della ragazza: “Dalle parole che ci siamo scambiati con il padre e la mamma ho avuto la sensazione che sia una famiglia straordinaria, espressione di valori, con un’umanità e una compostezza senza fine nell’accompagnare nell’ultimo saluto la propria Luana”. E assicura: “Come istituzioni gli saremo profondamente vicini, con concretezza, pensando a Luana e purtroppo alla centinaia di persone che, come lei, si vedono finire la vita per un incidente che non può esistere, non può essere”. In questo “il primo obiettivo di noi istituzioni deve essere garantire un lavoro in sicurezza”.

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