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Silvia Romano, l’ambasciatore Vecchi: “Pacata e con una forza d’animo rara”

Secondo ricostruzioni, accreditate da fonti della Dire, ci sarebbe stata una trattativa con il gruppo islamista Al Shabaab attraverso mediatori locali per la liberazione della volontaria

Pubblicato:10-05-2020 09:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:17
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ROMA – Vestita in abiti tradizionali somali, pacata e sorridente, “con una forza d’animo rara” considerando i 18 mesi di prigionia: l’ambasciatore d’Italia in Somalia, Alberto Vecchi, descrive cosi’ Silvia Romano in un’intervista con l’agenzia DIRE.
“Mi sarei aspettato una persona piu’ tesa e invece mi e’ sembrato che nonostante tutto ne sia uscita bene” dice il diplomatico, che l’ha accolta ieri nella sua sede a Mogadiscio.
“Sorrideva ed era contenta di poter finalmente mangiare una pizza”.

Vecchi conferma che la giovane, rapita il 20 novembre 2018 in Kenya, e’ arrivata in ambasciata indossando abiti tradizionali somali. Alcune fonti di stampa hanno ipotizzato una conversione all’islam durante la prigionia, ma il diplomatico frena. “In questi mesi vestirsi in questo modo credo sia stata un’abitudine” sottolinea: “Non ritengo possa indicare di per se’ un atteggiamento spirituale e comunque su tutti gli aspetti personali e’ giusto che a parlare sia la giovane”.

Venticinque anni, lombarda, in Kenya con l’associazione Milele onlus, Romano dovrebbe arrivare a Roma con un volo speciale oggi pomeriggio. Rispetto alla sua liberazione, non lontano da Mogadiscio, Vecchi parla di “un lavoro straordinario con una qualita’ elevatissima” svolto dai servizi italiani per “tanti mesi”. 


Nessuna indicazione riguardo alle ricostruzioni, accreditate da fonti della Dire, su una trattativa con il gruppo islamista Al Shabaab attraverso mediatori locali. “Di certo- sottolinea Vecchi- un’operazione del genere non si fa senza la collaborazione dei servizi del Paese dove ci si trova”. 

L’ambasciatore oggi telefonera’ al primo ministro della Somalia, Hassan Ali Khayre, “per ringraziarlo del contributo di questi mesi”. Infine, rispetto al pagamento di un riscatto: “Non ho alcun elemento; ora ci sara’ un’inchiesta della magistratura”.

MOALIMUU (FESOJ): TRATTATIVA SEGRETA CON SHABAAB 

Silvia Romano e’ stata liberata grazie a un negoziato segreto condotto dall’intelligence italiana con mediatori locali in contatto con il gruppo islamista Al Shabaab: cosi’ all’agenzia Dire Mohamed Moalimuu, segretario generale della Federazione dei giornalisti somali (Fesoj).

Secondo Maolimuu, “c’e’ stata una trattativa segreta che si e’ avvalsa di mediatori locali in contatto con il gruppo islamista Al Shabaab”. La volontaria, sottolinea il cronista, era stata portata dalla contea keniana di Kilifi dove era stata sequestrata il 20 novembre 2018 in un’area della Somalia sotto il controllo dei ribelli, in lotta contro il governo di Mogadiscio.

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