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Roma, oltre 750 trapianti in dieci anni al Poit del San Camillo

D'Alba: "Esperienze virtuosa", Nanni Costa: "Lazio tra le prime regioni in Italia"

Pubblicato:10-05-2017 10:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:12

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ROMA – Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha celebrato oggi i dieci anni di attività del Polo ospedaliero interaziendale dei trapianti (Poit) del San Camillo-Forlanini e dello Spallanzani di Roma.

Da maggio 2007 a dicembre 2016 sono stati eseguiti oltre 750 trapianti d’organo e nei prossimi giorni sono previsti un trapianto di rene da vivente in un ricevente Hiv e un trapianto da cadavere combinato di rene e fegato.

In dieci anni il Poit ha potuto esercitare le sue attività chirurgiche presso le sale operatorie della Cardiochirurgia del San Camillo in attesa dell’allestimento di quelle dello Spallanzani.


La collaborazione tra Poit e Cardiochirurgia è culminata nel trapianto contemporaneo di rene e cuore eseguito con successo sulla stessa paziente lo scorso giugno, intervento effettuato per la prima volta nel Lazio.

L’ECCELLENZA DEL LAZIO

“Oggi è una giornata particolare- ha detto il dg del San Camillo, Fabrizio d’Alba-. Il Poit è stata un’esperienza virtuosa, nata dall’intuizione della sinergia con più aziende. Quindi non è stato un centro in più, ma ha completato l’offerta“.

Il direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, ha spiegato che “qui al Poit c’è un’idea vincente perché si sono aggregate le attività. Qui ad esempio vengono fatte le analisi di trapianto per tutta Italia”.

Nanni Costa ha sottolineato che “il Lazio ha una politica attiva sui trapianti ed è una delle prime regioni trapiantologiche d’Italia. Tutti i centri del Lazio lavorano su numeri alti, al livello dell’Emilia Romagna”.

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