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Fake news, oggi convegno #SocialCom alla Camera cerca armi contro le “post verità”.SEGUI

Oggi alla Camera la terza edizione di #SocialCom17 – La Comunicazione al Tempo dei Social, che quest'anno si concentra sulle 'bufale'

Pubblicato:10-05-2017 08:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:12

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ROMA –  Fake news, bufale e post-verità sono al centro della terza edizione di #SocialCom17 – La Comunicazione al Tempo dei Social, l’appuntamento dell’anno con il mondo dei social che si sta svolgendo questa mattina alla Camera dei deputati. La presidente della Camera Laura Boldrini e altri leader politici, insieme a rappresentanti istituzionali, giornalisti (tra cui Enrico Mentana), manager delle più importanti aziende italiane ma anche comunicatori, blogger e influencer, si confrontano insieme sul tema “Verità, post-verità, alternative fact. Lo storytelling diviene realtà?”. Al centro del dibattito ci sono le nuove forme di diffusione delle notizie e l’obiettivo dell’incontro è indagare il rapporto tra media tradizionali e social network, cercando soluzioni per verificare l’attendibilità delle fonti. In particolare, l’attenzione è puntata proprio sulle “post verità”, più comunemente dette “bufale”, tema quanto mai attuale anche sempre più spesso hanno la capacità di influenzare le scelte degli italiani e condizionare persino la vita politica ed economica del Paese.

BOLDRINI: “BUFALE INQUINANO LA DEMOCRAZIA”

“I cittadini non si rendono conto del pericolo della disinformazione”, ha detto questa mattina Boldrini aprendo i lavori dell’evento. “Non ci si concentra più sulla qualità dell’informazione”, ha detto ancora, aggiungendo che “le bufale inquinano l’informazione, la democrazia e l’opinione pubblica“. Dalla presidente della Camera arriva anche l’annuncio di un progetto di educazione digitale nelle scuole, a partire dall’anno prossimo, che verrà portato avanti insieme al ministero dell’Istruzione.

MENTANA: “DALL’11 SETTEMBRE IL TERRENO DELLA VERITA’ E’ DIVENTATO CONTENDIBILE”

Per il giornalista Enrico Mentana, “le fake news hanno trovato terreno fertile nel web perché questo è il luogo della democrazia”. Tutto è cominciato, secondo lui, con l’11 settembre 2001, quando “si cominciò ad instillare ogni teoria alternativa” e “ci fu la presa di coscienza che il terreno della verità era contendibile“. Oggi come oggi, dice ancora il direttore La7, “si sta assistendo alla deformazione della corretta informazione“. E ancora, Mentana parla di “veleno nelle democrazie”, a proposito della falsa informazione, e aggiunge: “Nell’era della post-verità è impossibile organizzare la democrazia”. Se da un lato c’è anche un problema di impunità (“Quanti danni sono stati fatti sul web e sono rimasti impuniti?“), dall’altro non è possibile ignorare il fermento che arriva dai social network: “Bisogna misurarsi con il mondo di sotto (ovvero quello dei social)”, dice ancora il giornalista. Un consiglio? Nei dibattiti pubblici “anziché invitare i giornalisti, invitate la polizia postale””


CIULLI (GOOGLE): “PRODURRE BUFALE E’ DIVENTATA UN’INDUSTRIA”

Al convegno è ospite anche Diego Ciulli, Policy Manager di Google, che afferma: “Produrre bufale è diventata un’industria“. Google è però intervenuto in questo campo, spiega, e “ha chiuso la monetizzazione di questi siti”. E ancora, un altro passo compiuto da Google per arginare il problema delle fake news è stato “permettere ai fact checker di utilizzare il motore di ricerca per segnalare e verificare le fonti”. E ancora: “Crediamo che sia importante essere partner del sistema dell’editoria per una informazione di qualità”.

ELISABETTA STERNI: “IO VITTIMA DEL WEB, MA HO REAGITO”

A dare prova di quanto a volte la rete sia in grado di fare male è stata la testimonianza di Elisabetta Sterni, che alla Camera ha raccontato cosa significa “quando la propria intimità finisce in rete”. Un video hot che la ritrae, girato da un suo fidanzato, ha fatto il giro di migliaia di gruppi Whatsapp e poi è finito in rete (proprio come accadde a Tiziana Cantone, la giovane morta suicida), ma lei ha deciso di reagire. “La reazione sui Social è stata distruttiva: hanno insinuato su di me ogni cosa, mi offendono in ogni modo”, ha spiegato Elisabetta, perchè “è molto facile giudicare da dietro uno schermo“. Ma lei si è fatta forza e ha reagito: “Ho deciso di reagire soprattutto per  parlare alle tante ragazze, anche minorenni, per informarle. Ho reagito per non subire, per non sentirmi responsabile per chi, in futuro, si troverà come me”.


#SocialCom17 è organizzato da Fondazione EYU e da SocialCom, in collaborazione con Ferpi, Festa della Rete e con l’Ordine dei giornalisti, (sono previsti crediti formativi per i giornalisti iscritti). Luca Ferlaino, fondatore e socio di SocialCom, spiega che “la maggior parte degli italiani socializza, investe e soprattutto si informa attraverso i social network, per questo motivo non possiamo più considerare i social meri strumenti di interazione ma veri e propri media. Dall’esigenza di provare a regolamentare i social network nasce l’idea di porre l’attenzione sul tema delle fake news con l’obiettivo di educare i fruitori, siano essi privati, aziende o media, ad un uso sempre più consapevole, da un lato, e di trovare soluzioni efficaci che impediscano a monte la diffusione delle bufale, dall’altro”.

Al dibattito prenderanno parte anche Gian Luca Galletti (Ministro dell’Ambiente), Roberto Giachetti (Vice Presidente Camera Dei Deputati), Francesco Nicodemo (Ufficio Presidenza del Consiglio dei Ministri), Gennaro Migliore (Sottosegretario al Ministero della Giustizia), Ernesto Carbone (Partito Democratico), Antonio Palmieri e Laura Ravetto (Forza Italia).

Sul ruolo dei giornalisti in questa partita si confronteranno firme di punta come Gianni Riotta (Corriere della Sera), Peter Gomez (Il Fatto Quotidiano), Jacopo Iacoboni (La stampa), Annalisa Chirico (Il Foglio), Federico Ferrazza (Wired), Emiliano Fittipaldi (L’Espresso), che animeranno il dibattito “Informazione e post-verità. Quale ruolo spetta ai giornalisti?”.

Anche le aziende corrono molti rischi a causa della fake news che girano in rete. Di questo (“Come le aziende possono difendersi dalle “bufale”), discuteranno in una tavola rotonda Pier Donato Vercellone (Presidente Ferpi), Daniele Chieffi (Head of social media management and digital pr Eni), Tullio Camiglieri (Responsabile Comunicazione Tivùsat), Piero Tatafiore (Responsabile Comunicazione Corporate Gruppo Industriale Maccaferri), Andrea Prandi(Presidente Smartitaly), Cristina Broch (Public Affair and Communication Director Coca Cola Italia), Simonetta Giordani (Manager, ex Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).

Chiuderanno il convegno blogger e influencer come Salvatore Aranzulla, Benedetto Motisi, Gianluca Neri, Riccardo Scandellari, Rachele Zinzocchi, Riccardo Esposito, Pier Luca Santoro.

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