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Coronavirus, Puglisi: “Per riaprire la priorità è la sicurezza dei lavoratori”

Francesca Puglisi (Pd), sottosegretaria al Lavoro e alle politiche sociali, intervistata dall'agenzia Dire

Pubblicato:10-04-2020 17:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:07

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ROMA – “Garantire la sicurezza di lavoratori e lavoratrici” nelle aziende e alleggerire i trasporti locali. Sono le priorita’ del ministero del Lavoro in vista della riapertura graduale delle attivita’ produttive. Lo spiega Francesca Puglisi (Pd), sottosegretaria al Lavoro e alle politiche sociali, intervistata dall’agenzia Dire.

Puglisi assicura che “il governo vuole lavorare con lo spirito di accordo e concertazione continua non solo con il sistema delle regioni e degli enti locali ma anche con le parti sociali. È importante continuare a tenere quanto piu’ possibile le persone a casa- sottolinea- perche’ i primi risultati di questa azione li stiamo vedendo adesso e non possiamo correre il rischio di tornare nuovamente a veder lievitare i dati del contagio. Allo stesso tempo pero’ dobbiamo far ripartire l’economia e dunque la task force che e’ stata insediata dal presidente Conte sta lavorando affinche’ insieme ad Inapp ed Inail, che sono istituti vigilati dal ministero del Lavoro, vengano individuate quelle filiere dove piu’ basso e’ il rischio del contagio”.


La sottosegretaria mette in evidenza anche l’importanza della “vigilanza, per garantire la sicurezza di lavoratori e lavoratrici”. Non solo: “Credo sia altrettanto importante lavorare sui tempi di vita e di lavoro delle nostre citta’ perche’ uno dei rischi maggiori quando torneremo tutti al lavoro sara’ quello di cercare di non creare assembramenti negli autobus, nelle metropolitane, nei treni dove viaggiano i pendolari. Dunque credo ci sara’ un grande lavoro da fare e tutto questo lo stiamo facendo anche velocemente per essere pronti il prima possibile a ripartire”.

“Io penso che la battaglia condotta in sede europea dal presidente Conte e dal ministro Gualtieri sia andata a buon fine”. Ne e’ certa Francesca Puglisi (Pd), sottosegretaria al Lavoro e alle politiche sociali.

Intervistata dall’agenzia Dire, Puglisi afferma: “C’e’ un investimento di 750 miliardi di euro di cui beneficera’ anche il nostro Paese per sostenere questa drammatica fase di emergenza sanitaria. In particolare- sottolinea- credo sia importante il programma Sure che aiutera’ lavoratori e lavoratrici a essere assicurati contro la disoccupazione”.

Puglisi ricorda poi che “noi abbiamo allargato il sistema degli ammortizzatori sociali proprio per l’emergenza coronavirus, perche’ siamo consapevoli che le difficolta’ non riguarderanno solo la fase di lockdown”, perche’ “purtroppo le imprese italiane andranno sostenute anche alla ripresa almeno per tutto il 2021”.

La sottosegretaria annuncia infine un aggiustamento sull’accesso alle risorse per i professionisti iscritti alle casse di assistenza privata nel prossimo decreto: “Purtroppo c’e’ stato un errore nella conversione in legge del ‘cura Italia’ e dunque i professionisti delle casse di previdenza private che sono iscritti anche all’Inps non possono accedere al beneficio dei 600 euro qualora ne abbiano diritto. Dunque correggeremo questo errore immediatamente nel decreto di aprile che sara’ varato dal Consiglio dei ministri a breve”.

Il contributo di solidarieta’ progressivo per i redditi sopra gli 80mila euro ideato dal Pd “e’ una proposta da prendere seriamente in considerazione”. Lo dice Francesca Puglisi (Pd), sottosegretaria al Lavoro e alle politiche sociali.

Intervistata dall’agenzia Dire, Puglisi spiega: “Sappiamo che a causa del lockdown generale le fasce di poverta’ stanno crescendo a dismisura nelle citta’, nelle periferie delle aree metropolitane e dunque come sempre pensiamo che chi ha di piu’ debba dare di piu’. Ovviamente serve grande oculatezza nel momento in cui si va a scegliere il target- aggiunge- perche’ sappiamo bene quanti piccoli imprenditori in questo momento siano in ansia per poter mantenere, alla ripresa, i posti di lavoro dei propri dipendenti”.

Per Puglisi “senz’altro chi ha di piu’ deve dare di piu'” e “ovviamente questo genere di proposte verranno prese in seria considerazione. In questo momento e’ importante garantire le risorse che servono innanzitutto ai comuni per rispondere alla poverta’ estrema e dunque spero che anche il decreto di aprile serva a questo”.

Il governo, conclude, sta anche “lavorando a un reddito di emergenza di base che sia proprio una sorta di minimo vitale per quei cittadini che in questo momento si trovano senza lavoro”.

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